“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno”
Guy de Maupassant
L’autunno tarda ad arrivare, solo qualche accenno nei colori, ma le temperature giocano ancora. Estate e Autunno si rincorrono, e si dividono le ore del giorno, alternandosi. Sono stanca del caldo. Ho proprio voglia di un cambio di passo, di sentire i brividi a fior di pelle e di coccolarmi con zuppe, brasati e tanta cioccolata calda con panna.
Mi capita sempre più spesso di pensare al Natale, tant’è che già da una settimana sto facendo l’amore con un meraviglioso albero (di Natale) che avevo già puntato lo scorso anno, solo che costicchia un po’. Ma mi sa che a ‘sto giro me lo compro. Mi faccio un bel regalo, anche perché sono oggetti destinati a durare una vita. Per dire, il mio ce l’ho dal 2004 ed è ancora in ottime condizioni, infatti, non è da cambiare perché è rovinato, ma solo perché sento il bisogno di novità. Di una forma nuova. Di qualcosa che riempia lo spazio in modo diverso.
A me piace, ogni tanto, fare piccoli cambiamenti. Che siano tende, cuscini, soprammobili… mi piace rinnovare, quel poco che basta per provare una sensazione di “freschezza”, di novità.
C’è poco da fare, il mio senso estetico e i miei occhi, sono sempre in cerca di appagamento. A proposito di questa cosa, proprio l’altro giorno stavo facendo una riflessione sul perché quando devo scegliere una meta per un nuovo viaggio, il mio pensiero va sempre all’estero. Penso di averlo capito…
Andare all’estero significa immergersi in una realtà diversa da quella in cui vivo tutti i giorni. Diversa esteticamente, come abitudini, come cibo, come tutto, e questa cosa mi piace un sacco, perché mi consente di imparare cose nuove, di assaggiare cose nuove, di scoprire cose nuove, di ampliare i miei orizzonti e di stimolare la mia creatività e la mia immaginazione .
Tutte le volte che torno a casa da un nuovo viaggio, porto sempre qualcosa con me, e non parlo solo di oggetti, ma di nuove consapevolezze. Mi sento più ricca e appagata. Perché una destinazione, qualunque essa sia, non è mai solo un luogo, ma è una vera e propria esperienza. Apre a un nuovo modo di vedere le cose.
In attesa di organizzare il mio prossimo viaggio, spero in Nord Europa, vi lascio la ricetta di questa deliziosa mousse al cioccolato senza panna. È davvero golosa, gustosa, cremosa e coccolosa. Tra l’altro, è decisamente più light della versione tradizionale e non contiene zucchero, Si prepara in 5 minuti e vi renderà felici.
Un abbraccio circolare, ci rivediamo presto tra queste pagine, con chiacchiere e ricette.
M. 🍃


Per 6 vasetti da 125 ml (o 4 un po' più grandi, dipende da quanto siete golosi)
- 125 gr del vostro cioccolato fondete preferito (il mio è quello della Lindt con carta argento e blu)
- 200 gr di philadelphia light
- 100 ml di latte
- 1 cucchiaino di miele (io acacia)
- 1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
- q.b di sale
- q.b di frutta secca a piacere sminuzzata
- q.b. di cacao amaro in polvere
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Sminuzzate il cioccolato e mettetelo in un pentolino con 50 ml di latte, ponete su fiamma bassissima e fate sciogliere mescolando spesso.
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Montate con le fruste elettriche il Philadelphia light con i 50 ml di latte rimasto, la vaniglia, il cucchiaino di miele e il cioccolato fuso. Otterrete una crema densa.
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Distribuite sul fondo dei vasetti la frutta secca, aggiungete la crema (se lo desiderate, potete usare una sac a poche e completate con qualche chicchetto di sale in superficie. Trasferite in frigo per un paio d'ore.
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Prima di servire completate con cacao amaro in polvere.
Servite a piacere con frutta fresca e biscotti alla cannella.



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