Pan cotto con cime di rapa, crema di cannellini, aglio fritto e mandorle al miele | Sono rientrata in Italia giovedì sera, stanchissima e devo ammettere che ho faticato un po’ per riprendermi completamente. Stanchezza e sbattimenti vari a parte, avevo soprattutto voglia di ritornare a un’alimentazione “normale”, perché quando si sta fuori casa, è facile lasciarsi prendere la mano. Mangiare al ristorante non è come mangiare a casa propria. In Spagna, poi, le tentazioni culinarie sono sempre a portata di mano.
Prosciutto, pan con tomate e croquetas de jamon mi sono usciti dagli occhi e la voglia di assaggiare tutto mi assaliva in ogni momento, facendomi aumentare la salivazione.
Fortuna che ho un ottimo self-control, ma giuro che è stato messo a dura prova. Barcellona è sempre bellissima e passare sotto casa Batlló mentre fai due passi, non ha prezzo. Era piena di gente e di lucine di Natale. Però, se devo dire la verità, a dispetto di tutte le luminarie, non è una città che mi trasmette il senso del Natale. Ho cercato di trovare una spiegazione, ma non ci sono riuscita.
Non so se dipende dalla città o da me che ancora non ho ben realizzato che siamo a Dicembre. Sarà che qui le temperature sono ancora troppo miti per far pensare a presepi, alberi di Natale e affini.
Comunque, una volta a casa, avevo voglia di tanta acqua, tisane, estratti di frutta e verdura. E devo dire che così è stato. Niente pizza del giovedì sera, niente focaccia del sabato sera, niente pasta o arrosto della domenica…quando dico #NO, è #NO ( ogni riferimento agli esiti del referendum non è affatto casuale).
Sono andata dal fruttivendolo e ho comprato due casse di frutta e verdura…in questi giorni mi sento più simile a una capretta che non a un essere umano, ma va bene così. Le richieste dell’organismo bisogna assecondarle sempre, soprattutto se sono salutari :)
Questi giorni di riposo sono stati piacevolissimi e in un certo senso si può dire che il mio è stato un weekend lungo. Venerdì sono uscita da lavoro un paio d’ore prima, così io e Giuseppe ce ne siamo andati a Bari a fare un giretto e io ne ho approfittato anche per fare un po’ di shopping e poi, in serata, abbiamo cenato al giapponese…era da fine agosto che avevo voglia di andarci, ma ora una cosa ora un’altra, non si riusciva mai a conciliare.
E ora eccomi qui, tornata alla mia routine e al mio blog :)
L’idea di proporvi questo piatto tipico pugliese, mi è venuta mentre ero in aereo. Per ottimizzare il tempo stavo preparando la lista della spesa e così ecco che quando ho scritto: cime di rapa, mi si è accesa una lampadina. E’ un piatto a cui sono molto legata. Mi ricorda tantissimo la nonna, perché lei lo preparava spesso (e anche mia mamma). Quando mi sono sposata e ho lasciato casa di mamma, era sempre la nonna che mi mondava la verdura e me la dava anche lavata :)
Bella la mia nonnina Maria <3. Domenica me la sono mondata da sola…e devo ammettere che a furia di guardare lei, ho imparato anche io. Solo che non avevo mai realizzato quando scarto ci fosse. L’odore delle cime di rapa è inconfondibile…acre e pungente. Il loro sapore, poi, è meraviglioso. Ma penso che faccia parte del mio DNA.
La mia interpretazione di questo piatto della tradizione contiene degli elementi con cui mi sono divertita a giocare, come le note di limone, l’aglio fritto che è meraviglioso, le briciole di pane croccante e le mandorle al miele. E’ un’esplosione di gusto e consistenze. Provatelo non solo perché è buonissimo e confortante, ma anche perché è semplicissimo da preparare ed è un ottimo modo per non buttare via il pane che avanza.
Vi auguro un buon inizio settimana, al prossimo post :)
There is a light that never goes out…

- 600 g di cime di rapa ( peso netto)
- 500 g di fagioli cannellini lessi ( anche in barattolo)
- 250 g di pane caserreccio raffermo ( di 2-3 giorni)
- 1 limone
- 2 cucchiaini colmi di miele d'acacia
- una manciata di mandorle
- spicchi d'aglio quantità a piacere
- qualche foglia di alloro
- peperoncino fresco quantità a piacere
- olio evo q.b.
- sale q.b.
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Tagliate il pane a cubetti regolari e lavate le cime di rapa.
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Affettate le mandorle; due o tre spicchi d'aglio intero e due o tre peperoncini.Tenete da parte.
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Mettete in una pentola l'olio evo, uno spicchio d'aglio, un peperoncino a pezzetti, una fetta d'alloro e la scorza di limone grattugiata, ponete su fiamma bassa e quando sentirete salire profumo aggiungete i fagioli, un mestolo di acqua calda, un cucchiaino di miele d'acacia e fate cuocere per circa 15/20 minuti. Eliminate la foglia d'alloro e lo spicchio d'aglio e riducete tutto in crema con il frullatore a immersione. Tenete da parte in caldo.
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Mettete in un pentolino abbondante olio evo, ponete su fiamma bassa e quando l'olio è bello caldo, tuffateci dentro l'aglio, quando comincerà a scurirsi togliete dal fuoco e aggiungete il peperoncino, uno/due cucchiai di briciole di pane (prese da quello fatto a cubetti) e rimettete per due, tre minuti sul fuco così da far diventare il pane croccante.
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Tostate appena le mandorle e quando sono ancora calde, trasferitele in una ciotolina, conditele con un cucchiaino di miele e tenete da parte.
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Ponete dell'acqua salata in una pentola piuttosto capiente su fiamma alta, aggiungete due foglie di alloro e quando bolle tuffateci le cime di rapa. Fate cuocere fino a quando non sentirete i gambi della verdura teneri, aggiungete il pane a cubetti, fate riprendere il bollore e scolate bene. Trasferite nuovamente il pan cotto con le cime di rapa nella pentola, condite con un filo d'olio crudo, e mescolate bene.
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Prendete i piatti di portata, mettete in ciascuno un mestolo abbondante di crema di cannelli ( accertatevi che sia calda), aggiungete il pane cotto, completate con l'olio fritto con peperoncino, aglio e briciole di pane, con le mandorle e servite subito.
14 Comments
Buono, buono, buono! E tu sei proprio bella dolce amica mia. Anche io adoro le cime di rapa, ora che sono in stagione, le faccio almeno una volta a settimana: con le orecchiette, stufate in padella, con la salsiccia… e ora le proverò anche con i cannellini. Qui da noi invece siamo proprio in clima natalizio. Fa freddo e la mattina i campi sono bianchi dalla brina. Quella bella aria gelida che arriva dalle montagne a me intorno, mi pizzica il naso e lo fa gocciolare, anche senza raffreddore, hai presente? Nonostante questo, non farò l’albero. Non per niente ma già mi immagino Christian che si arrampica per togliere le palline e le prende a calci, rincorrendole per casa … no, forse meglio rinunciarci per quest’anno. Buona settimana tesoro, un bacio grande
Chissà perché oggi mi sento soprattutto scema :D Grazie Terry, sei sempre tanto cara con me e mi lasci sempre commenti che mi riscaldano :) Quanto all’albero e a Cristian, fai bene…in effetti temo che potrebbe verificarsi proprio ciò che hai descritto tu…Ti abbraccio forte amica mia <3
..anch’io quando sono stata a Natale a Barcellona lo scorso anno, ho avuto la stessa impressione..non mi trasmette atmosfera natalizia, chissà perchè!
Si vede che sei molto affezionata a questa ricetta..la tua espressione dice tutto ^_^
Buona settimana tesorina <3<3<3
Vedi? Allora non sono solo io…
Grazie di cuore Consu cara :*
QUESTO E’ IL MIO POST PERFETTO: ovvia, tu sei perfetta e perfettamente il linea con il mio pensiero e mi piacerebbe tanto riuscire a fare un post così, ti prendo per modello, sappilo!
comincio dalla ricetta, meravigliosa, le cime di rapa, i fagioli, l’aglio fritto, le mandorle e il miele: benedette le ricette della tradizione e benedette le nonne.
le foto: mi ripeto tutte le volte ma tutte le volte mi incantano.
la musica? mi metti gli Smith…… tutta roba nostra, giusto Mary?
Natale? quest’anno è un Natale sottotono per me, un po’ parecchio malinconico, non riesco a fare gli addobbi, non ho il coraggio di prendere lo scatolone. Barcellona è bellissima, passeggiare fra le opere di Gaudì è come vivere in una favola, come essere un po’ Alice nel paese delle meraviglie, ti aspetti che salti fuori il Bianconiglio da un momento all’altro, a me ha fatto questo effetto.
ecco, basta, ho detto molto ma non tutto. grazie Mary.
ti voglio bene
Ti ringrazio di cuore per questo commento Sandra…sai che mi sento una persona molto molto normale. Anzi, in realtà mi ritrovo assai spesso a mettere in dubbio il mio modo di essere. Mi sento spesso inadeguata, inadatta, non all’altezza e tante altre cose. Penso di essere anche troppo grande per cambiare…Vorrei imparare a non farmi sempre 1000 problemi e a smetterla di scusarmi anche quando non ho fatto nulla…
C’è che questo commento mi ha fatto sentire bene e mi ha trasmesso calore e affetto. Sai che ti voglio tanto bene anche io e sai quanto ti stimo, in tutti i sensi. Grazie ancora <3
Un pancotto dai sapori tosti del sud (tutto l’inverso di quello che si fa qua dalle mie parti!) e ti dirò….assolutamente da provare!
Come sempre complimenti per tutto amica mia, a partire dalle foto meravigliose!
Bacione
Questo è uno dei miei piatti del cuore…certo, qui ci ho messo del mio per renderlo un po’ più particolare…ma è davvero confortante :) Un abbraccio stretto stretto Simo e grazie di cuore <3
Io non ho capito quale è la parte tradizionale del piatto e quale la tua invenzione, o forse… non mi sono concentrata molto su questi dettagli, perché distratta dall’idea che mi stavo facendo del sapore. Le cime di rapa non le conoscevo, cioè sentite nominare, ma sempre visto i broccoli usati al loro posto, ed effettivamente, almeno nell’aspetto si assomigliano. Naturalmente le sostiuirei coi broccoli, perché qui non le ho mai viste. Tornando al sapore… quella crema di cannellini, e l’aglio fritto e… mi tocca lasciar raffermare un po’ di pane, mannaggia ;)
Ciao Mary bentornata.
Eccomi, grazie Elle :) Il pan cotto tradizionale prevede semplicemente che il pane venga cotto insieme alle cime di rapa e poi condito con olio crudo. Tutto ciò che c’è di più, è la mia rivisitazione :)
Baciotti!
Ah ecco! Un bel piatto semplice. Eh ma la tua versione trova la mia approvazione ;)
Intanto ho rifatto il rotolo, è andato a ruba e poi devo fare bella figura a una cena ahahah ciao ciao :) Buona serata!
:) Ciao Elle, buona serata a te e buona cena :)
Ma il pane una volta cotto deve essere strizzato?
None troppo imbevuto di acqua?
No, non va assolutamente strizzato. Basta scolare bene, come si fa con la pasta, per eliminare l’eccesso d’acqua.