No puede conmigo
Claribel Alegría | No puede
la tristeza
la arrastro hacia la vida
y se evapora.
Ultimamente, mi sento molto più leggera, è come se qualcosa avesse fatto clic nella mia tesa; ricordo precisamente il momento in cui, non più di due settimane fa, ho detto a me stessa “Ora basta… ritorno padrona della mia poesia e del mio saper fare e tutto il resto lo lascio fuori“.
E in realtà, è proprio ciò che è accaduto. Sono riuscita a lasciar cadere il velo che avevo sulla testa e ho ricominciato a vedere e a sentire tutto in modo diverso, focalizzandomi unicamente sul bello. È una questione di scelta ma anche e soprattutto di difesa.
Tagliar via, selezionare, filtrare, a volte, si rende indispensabile. Il bombardamento a cui siamo sottoposti, altrimenti, rischia di annichilirci e di annientare ciò che siamo, la nostra vera natura, i nostri desideri e i nostri pensieri. Rischia di trasformarci e renderci “brutti”, non tanto per gli altri, quello può essere più o meno relativo, ma per noi stessi.
Perché noi stessi e il nostro star bene dentro, devono essere la nostra priorità, perché dal nostro star bene, scaturiscono tante altre cose positive, che si riflettono inevitabilmente anche sugli altri e sul mondo circostante. Ed ecco che un pensiero che poteva sembrare egoistico, si dimostra, invece, altamente altruistico.
Sono felice di sentirmi così, ora. Perché respiro nuovamente, ed è una sensazione bellissima. I miei sensi si sono risvegliati, sono vivi e io, mi sento come rinata.
Bisognerebbe sempre ascoltarsi, per riuscire a trovare nuove spinte per riemergere, tirare fuori la testa dall’acqua e prendere aria, farla entrare nei polmoni, nel nostro corpo e lasciarle fare il giro. Uno, due, tre giri… sempre. Ancora e ancora.
Nel mio ultimo post, vi avevo salutati promettendovi una ricetta di biscotti… ebbene, la ricetta c’è e l’ho già caricata in archivio. Però, nel frattempo, ho preparato anche questo sofficissimo e profumatissimo plumcake al limone, che ho bagnato con uno sciroppo alle fragole strepitoso. E visto che il periodo delle fragole non durerà in eterno, ho preferito dare la priorità a questo dolce coccola, perfetto per la prima colazione o per quando più ne avete voglia.
Vi saluto, vi auguro un buon fine settimana e ci rivediamo prestissimo, sempre tra queste pagine.
M. xx


- Per lo sciroppo alle fragole
- 430 gr di fragole (peso al netto degli scarti)
- 110 gr di zucchero
- 1/2 limone (il succo)
- Per il plumcake
- 225 gr di zucchero semolato
- 175 gr di burro appena salato, morbidissimo
- 3 uova medie
- 175 gr di farina 00
- 1/2 bustina di lievito per dolci (circa 8 gr)
- la scorza grattugiata e il succo di mezzo limone grande
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Per lo sciroppo di fragole, dovrete ottenere il succo con l'estrattore, aggiungere lo zucchero, il succo di limone e trasferire tutto in un pentolino. Ponete su fiamma media, portate a bollore e lasciate bollire per circa 5/7 minuti. Fino a quando lo sciroppo acquisterà una leggera consistenza. Trasferite in un vasetto di vetro pulito e lasciate raffreddare.
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Per il plumcake, come prima cosa, accendete il forno a 180 gradi, modalità statica.
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Rivestite uno stampo da plumcake (24×10 cm) con carta forno, precedentemente bagnata e strizzata.
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Nella ciotola della planetaria, montata con il gancio a frusta, montate lo zucchero con il burro, fino ad ottenere una crema bianca e morbida. Aggiungete le uova, una alla volta e montate energicamente, dopo ogni aggiunta.
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Setacciate lievito e farina e aggiungete anche quelli, un cucchiaio per volta e sempre lavorando con le fruste, alla prima velocità.
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Completate con il succo e la scorza di limone.
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Trasferite il composto nello stampo e infornate per circa 35/40 minuti. Il plumcake dovrà risultare ben dorato in superficie. Infilzatelo con uno stuzzicadenti, che dovrà risultare completamente pulito.
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Sformate il dolce, punzecchiate la superficie con uno stuzzicadenti e quando è ancora caldo, lasciandolo nello stampo, irroratelo con lo sciroppo alle fragole. Lasciare raffreddare nello stampo, prima di sformare, affettare e servire.
Ho tenuto un po’ di sciroppo da parte, da aggiungere a piacere , sulla fetta del dolce.
Qualora non disponiate di centrifuga o estrattore, potete ridurre le fragole in purea (con frullatore o frullatore a immersione) e poi, ricavare il succo, utilizzando un colino, per trattenere la polpa in eccesso.
Lo sciroppo si conserva in frigo per diversi giorni ed è buonissimo anche per arricchire yogurt, gelato, ricotta o ciò che preferite.




Fiore dopo fiore inizia la primavera…
Algernon Swinburne


1 Comment
Mi fa davvero piacere leggere di questa tua rinascita! Anch’io piano piano sto tornando a “respirare” un po’ di “normalità” anche se per il momento è solo un piccolo assaggio e il percorso è molto più lungo di quello che mai avrei immaginato.
Grazie per questa deliziosa ricetta, aspetto anche i biscotti eh!!
Buon we e un forte abbraccio <3<3<3