“E che se fuori piove io dentro nevico”
Un weekend lento, quello appena trascorso, incastonato in un inverno strano, fatto soprattutto di sole e di un freddo che non mi sembra ancora abbastanza freddo e di cespugli fioriti, che insistono nel trattenere i colori delle stagioni più calde.
Un inverno confuso e confusionario, che non mi sembra ancora “abbastanza”, ma forse sono io che mi aspetto sempre “tanto” da tutto, anche dalle stagioni.
Mi piacciono le stagioni quando sono piene, nette… quando si fanno sentire senza incertezze, come chi ha personalità da vendere.
Come quelli che dicono sempre quel che pensano e che hanno cuore e anima e li mettono davanti a tutto, perché la testa, ogni tanto, sono capaci di metterla da parte. E che te lo fanno anche battere, il cuore.
L’inverno mi piace bianco, freddo e con i fumetti che escono dalla bocca. Quei fumetti che sembrano disegnare i pensieri, ma che per fortuna, nessuno è in grado di leggere e interpretare.
Mi piace il velo impalpabile di malinconia dell’inverno, che porta ad affastellare desideri e sogni ad occhi aperti da tenere al caldo, abbracciare e proteggere dalle brutture del mondo.
Questo ciambellone ha il sapore di un abbraccio soffice, dei sogni sognati e anche quello dell’inverno. Sì, perché l’arancia, per me, è il frutto simbolo dell’inverno. Profumata, dolce ma allo stesso tempo aspra e pungente.
Un dolce che coccola con dolcezza ma anche con decisone…
Vi auguro un buon inizio settimana, ci rivediamo tra queste pagine lunedì prossimo!
Coprimi le spalle…



Per uno stampo da 22 a 24 cm di dametro
- Per il ciambellone
- 300 gr di farina per dolci autolievitante
- 300 gr di zucchero
- 250 gr di yogurt greco al 5% di grassi
- 190 gr di burro leggermente salato, fuso e raffreddato
- 75 gr di latte condensato
- 75 gr di farina di mandorle
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 4 uova medie
- 1 arancia (succo e scorza grattugiata)
- 1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia (o i semini di una bacca)
- Per lo sciroppo all’arancia
- 2 arance (succo e scorza grattugiata)
- 30 gr di zucchero a velo
- 3 cucchiai di sciroppo d’acero
- Per completare
- q.b. di confettura di albicocche
- q.b. di mandorle tostate
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Accendete il forno a 180° statico e imburrate e infarinate lo stampo.
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Montate le uova con lo zucchero a velocità sostenuta, fino a ottenere un composto molto gonfio, chiaro e spumoso.
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Abbassate la velocità delle fruste e aggiungete un cucchiaio alla volta la farina setacciata con il lievito la farina di mandorle.
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Sempre a bassa velocità, aggiungete lo yogurt, il latte condensato, il succo e la scorza grattugiata dell’arancia, la vaniglia e per ultimo, a filo, il burro fuso. Lavorate fino a incorporare bene tutti gli ingredienti e trasferite il composto nello stampo.
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Infornate per circa 50 minuti o fino a quando facendo la prova dello stuzzicadenti, non ne verrà fuori completamente pulito.
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Intanto che il dolce cuoce, preparate lo sciroppo d’arancia mescolando tra loro succo, zucchero e sciroppo d’acero. Filtrate tutto con un colino a maglie strette e tenete da parte.
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Sfornate il dolce e mentre è ancora nello stampo, irroratelo subito con lo sciroppo. Fatelo raffreddare completamente prima di sformarlo e trasferirlo su un piatto di portata.
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Spennellate la superficie con un velo di confettura di albicocche e completate con le mandorle tostate e spezzettate grossolanamente.



5 Comments
Che ti devo dire … sul dolce non ho altro da dire se non che me lo papperei subito, all’istante. Ne immagino tutto il profumo e la bontà. Sul resto sai che io sono invece un amante del caldo, che per me non fa mai caldo abbastanza. Vero che anche da noi sta facendo un inverno davvero anomalo, con temperature sotto zero la notte, tutto ghiacciato e bianco la mattina ma poi, di giorno, esce il sole e a mezzogiorno ti trovi ad avere caldo … in questo momento fuori ci sono 12 gradi e ti assicuro che sembra una cosa davvero assurda. La natura si sta ribellando e protesta come sa fare lei. Buona settimana Mary, un abbraccio coccoloso
Mary, la tua ciambella è meravigliosa… Ne immagino il profumo e la delicatezza! Anche io amo le stagioni chiare, nette, che ti mettano di fronte a ciò che ti aspetti e i fumetti io me li aspetto d’inverno.
Un abbraccio grande,
Mary
e ci sta, in una giornata da fumetto, ci sta una bella fetta di torta come questa!
Non ero ancora passata a prendere le mie fette, spero che tu e Giuseppino non abbiate finito tutta la torta, ahaha!
Quando ho letto la frase sul mettere da parte la testa e dare spazio al cuore, ho pensato che posso donarti la vignetta che ho trovato “per puro caso” ieri :D Questione aperta e sempre calda, quella… ma per fortuna noi sappiamo dosare mente e cuore e se dovessimo fare una scelta sapremmo chi ascoltare… anche oggi. Sì, anche oggi e sempre di più. La testa serve solo a volersi più bene e a scegliere le vie da seguire o mollare… per il resto, c’è cuore. Tanto cuore. E dopo Gazzelle, ti consiglio “Cuore intero” di Dimartino, come colonna sonora :-) Tu ascolta, io mangio il dolce e mi godo la neve che qui scende piano…
Sai che io sono sempre controcorrente..e a me un inverno mite e pieno di sole senza freddo e neve non dispiace affatto :-P purtroppo ho visto che anche da me le temperature scenderanno vertiginosamente dalla prossima settimana :-( meno male che mi sono ben attrezzata con piumini e scaldotti anche per il piccolo così non dovremo rinunciare alla nostra passeggiata mattutina ^_^
Tornando alla cucina…ma una fettina per assaggia me l’hai lasciata, vero??