E così ieri ci siamo beccati anche il cambio dell’ora, e vabbè. L’unica cosa positiva è che adesso la mattina, quando mi alzo, il sole è già alto e non sono più costretta ad accendere tutte le luci in giro per casa. Cosa, che peraltro, odiavo da morire.
Negli ultimi due giorni non ho messo nemmeno per 5 minuti il naso fuori di casa. Abiti comodi, capelli raccolti e reflex tra le mani. Mi sono presa il mio tempo, e spesso e volentieri mi sono persa in contemplazioni di varia natura: le ultime foglie rosse attaccate ai rami della vite canadese; le melegrane del mio albero, che quest’anno sono particolarmente dolci, rosse e succose; la linea dell’orizzonte su cui era visibilissimo il mare, e la luce del sole che filtrava dalle tende in modo sempre differente e a tratti mi faceva impazzire perché mi costringeva a modificare ogni momento i tempi di scatto :)
Anche se non mi piace affatto l’idea che alle quattro di pomeriggio sia già buio, l’ora “in più” di ieri è stata una manna scesa dal cielo. Ho come avuto la sensazione che la giornata procedesse al rallentatore e ieri mattina sono riuscita a fare tantissime cose, nonostante mi sia concessa il “lusso-piacere-diritto”, di infilarmi ancora un po’ a letto subito dopo aver fatto colazione. Non solo sono riuscita a preparare il pranzo, che rientrava nella gestione ordinaria, ma anche un bel dolce super cioccolatoso :)
Oggi e domani sarò a casa, e non mi sembra vero. Questi giorni di pausa sono arrivati davvero al momento più giusto.
La mia proposta culinaria di oggi non ha alcuna presunzione di chiamarsi ricetta. Più che altro trovo che sia un valido suggerimento per combinare tra loro ingredienti che armonizzano davvero bene. Ho servito questo piatto sabato, per pranzo, e credetemi, temevo che Giuseppe me lo bocciasse…lo trovavo poco nelle sue corde. Invece, sorpresa delle sorprese, non ha fatto altro che ripetere quanto stessero bene insieme quegli ingredienti, quanto fossero piacevoli i contrasti di sapore e le consistenze differenti e quanto quella salsina (il dressing) fosse azzeccata. Così, ecco che ve la propongo. Una insolita “insalata” autunnale prevalentemente arancione, gustosa, sana e anche tanto saporita. Provatela e fatemi sapere.
Ora corro, anche perché oggi, il naso fuori di casa ce lo metto, mi vado a fare una “gitarella” a Napoli, andata e ritorno in giornata. Giusto il tempo di mangiare una bella pizza ;)

- 100 g di feta a persona
- zucca quantità a piacere
- carote quantità a piacere
- cipollotti freschi quantità a piacere
- melegrane quantità a piacere
- sesamo q.b.
- Per il dressing
- salsa di soia dolce q.b.
- olio evo q.b.
- sale q.b.
- pepe q.b.
- zucchero di canna integrale q.b.
-
Pelate le carote, lavatele e tagliatele a metà per il verso della lunghezza. Mondate i cipollotti e, in base alle vostre preferenze, tagliateli a metà o lasciateli interi. Tagliate la zucca a fette molto sottili ( non eliminate la buccia) e lavatela bene.
-
Mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti indicati per il dressing. Io ho fatto tutto a occhio, e ho assaggiato man mano per trovare l'equilibrio di sapori più piacevole per il mio palato.
-
Ponete la piastra grill su fiamma media, ungetela con olio e cospargete con sale e grigliate le verdure fino a farle diventare appena morbide. Trasferitele su un piatto di portata, salatele appena, aggiungete la feta tagliata a spicchi, cospargete con sesamo, chicchi di melagrana e irrorate con il dressing, o se preferite potete servirlo a parte, affinché dei commensali lo dosi a proprio piacere.
Piastra grill rotonda in ghisa Le Creuset
Piastra grill rotonda in ghisa Le Creuset
8 Comments
Ecco non l’avrei chiamata insalata, cioè non pensavo a questo quando ho letto insalata. Però è autunnale e mi sa che avete ragione: sono sapori golosi che si mescolano bene assieme ;)
Buona gita!
Ciao Elle :) Buon weekend :*
Io adoro te e il tuo blog. Per oggi non ho altro da dire. Un Bacio.
E io te <3
Vado matta per queste insalate :-) Bellissime foto e buona settimana <3
Grazie Consu, buon weekend :*
Eccole qua le tue carote “ciuffose” e il melograno! Rido ancora se penso che negli stessi giorni stavamo alle prese con le stesse cose… io ho fatto un film horror in cucina per sgranare il melograno e ho sparato mille pose alle carote, come fossero delle attrici, avvolgendo tutto con un manto nero, proprio come te! C’è poco da fare, alcune anime sono vicine sempre… quando provano, quando scattano, quando mangiano, quando pensano, quando scrivono… :-)
Non ti dico quante foto ho fatto io a quelle carote…non siamo proprio normali eh…ahahahah!
Quanto alle anime vicine sì, hai ragione, ed è una bella sensazione…