Amate gli animali: Dio ha donato loro i rudimenti del pensiero e una gioia imperturbata. Non siate voi a turbarla, non li maltrattate, non privateli della loro gioia, non contrastate il pensiero divino. Uomo, non ti vantare di superiorità nei confronti degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, insozzi la terra con la tua comparsa su di essa e lasci la tua orma putrida dietro di te; purtroppo questo è vero per quasi tutti noi!
Fëdor Dostoevskij
Questa ricetta attende già da un po’ di essere pubblicata, ma negli ultimi giorni non avevo né testa e nemmeno umore per mettermi qui a scrivere qualcosa che non risuonasse come troppo deprimente. Il fatto è che Mia, l’amatissima beagolina di famiglia, una cagnolina unica, speciale e meravigliosa, non c’è più… Ha raggiunto il ponte dell’Arcobaleno. Siamo ancora increduli per quanto è accaduto (e per le modalità con cui è accaduto). Non riusciamo a farcene una ragione.
Mia non c’è più a causa dell’incompetenza e della superficialità di quelli che dovrebbero essere medici, ma che, mi dispiace dirlo, perlomeno nel nostro caso, hanno agito senza alcuna etica e professionalità, spinti unicamente dal guadagno.
Hanno sterilizzato Mia nel pieno del calore, innescando una tempesta ormonale da paura, sfociata in una gravidanza isterica con tanto di mastite, in un’alterazione del flusso sanguigno, nell’abbassamento totale delle difese immunitarie, embolia e, infine, in una trombocitopenia che ha provocato un arresto cardiocircolatorio.
Abbiamo appreso solo successivamente, durante il ricovero presso l’ultima clinica, quella dove Mia è stata sottoposta, in extremis, a una trasfusione, che la sterilizzazione non va assolutamente praticata durante il calore, perché, appunto, può sfociare in complicazioni gravissime.
Mia è stata una vittima del vile denaro… perché queste cliniche veterinarie (non tutte, grazie a Dio), trattano gli animali come oggetti e i padroni degli animali come bancomat da sbancare, fregandosene di fare realmente la cosa giusta. Lì fuori è una giungla, puro business, e gli animali, d’altro canto, nel 2023, ancora non posseggono una tutela adeguata. Ma come potrebbe essere altrimenti in una nazione in cui anche gli esseri umani contano poco o niente? Qui in Puglia, per dire, siamo messi MALISSIMO per moltissime cose (TUTTE, direi: trasporti, infrastrutture, servizi, rifiuti e potrei continuare ancora e ancora), ma lo scempio messo in atto nel settore sanitario, fa rabbrividire.
Scusatemi per lo sfogo, non volevo venir qui a turbarvi o ammorbarvi, è solo che fa molto male. Per me gli animali non sono “semplici animali“. Gli animali sono parte integrante della famiglia. Dispensatori d’amore puro, senza nulla a pretendere, e ci si sente impotenti, soprattutto quando ci si affida a quelli che dovrebbero essere specialisti e invece si rivelano solo cialtroni e speculatori che giocano con la vita e i sentimenti degli altri, commettono gravi errori, restano impuniti e continuano a esercitare con grande incompetenza una professione da cui dovrebbero essere banditi.
Cambiando discorso in modo radicale (e probabilmente anche in modo inopportuno, e me ne scuso), come vi dicevo nell’incipit, questa ricetta semplice semplice, ma gustosa, attende già da un po’ di essere pubblicata e così, ho pensato di lasciarvela prima che il periodo delle pesche finisca. Se amate le spezie e i contrasti di sapore dolce, salato e piccante, è ciò che fa per voi. Il salmone, inoltre, grazie alla marinata, rimane tenerissimo e profumato. Provatela e fatemi sapere.
Vi auguro una buona giornata e un buon fine settimana, visto che siamo già a giovedì.
A presto!
M. 🍃


Per due persone
- 2 tranci di salmone da 160
- 6 cipollotti
- 1 pesca (della qualità che preferite)
- 1 manciata di lamponi
- 1 limone
- Per la marinata
- 1 cucchiaio di olio evo
- q.b. sale
- q.b. di aglio in polvere (o uno spicchio finemente triturato)
- q.b. di basilico e maggiorana freschi
- 1 cucchiaino di orange pepper (pepe nero e arancia)
- 1 cucchiaino di Sumac
- 1/2 cucchiaino di 5 spezie
- 2 cucchiai di salsa di soia dolce
- 1 cucchiaio di sciroppo d'acero
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Mescolate in un recipiente tutti gli ingredienti indicati per la marinata e adagiateci i due tranci salmone. Insaporiteli bene su tutti i lati, coprite e mettete in frigo per almeno un paio d'ore.
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Accendete il forno a 180 gradi, e rivestite una teglia con carta forno bagnata e strizzata. Adagiateci i tranci di salmone, le pesche tagliate a fette e i cipollotti. Aggiungete la marinatura e condite LE pesche e I cipollotti con qualche pizzico di sale. Aggiungete a piacere altro olio. Ricordate, però, che il salmone è un pesce ricco di grassi.
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Infornate per circa 30 minuti. Una volta sfornato il salmone, completate con fette di limone e lamponi freschi.
Per completare, potete servire il salmone con riso venere o Basmati.




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1 Comment
Mi dispiace tantissimo per Mia :-( e mi fa una gran rabbia leggere di quello che ha e avete subito :-(
Gustosa la ricetta, l’abbinamento mi intriga.
Un forte abbraccio a tutta la famiglia!