“Aspettare è ancora un’occupazione.
Cesare Pavese
È non aspettare niente che è terribile.”
Questo è il secondo anno consecutivo che mi ritrovo affetta da una strana sindrome, e sto parlano “della voglia di Natale con largo anticipo”, l’ho realizzato il primo di Novembre, quando, esattamente come l’anno scorso, mi sono ritrovata a fare shopping online a tema.
Palline di Natale, ghirlande, lucine dorate con cui poter riempire ogni angolo di casa… Ebbene, le cose che ho ordinato sono già arrivate, ma il pezzo forte, quello che attendevo con ansia, quello che avevo già adocchiato l’anno scorso, ma che non avevo fatto in tempo ad accaparrarmi perché era già sold-out, proprio quella meravigliosa ghirlanda Natalizia che immaginavo di poter sistemare su una mensola in soggiorno, o sulla testata del letto, o magari sulla mia adorata madia di Horm, quella su cui tengo il giradischi, le bellissime statue acquistate una vita fa in Egitto e un bottiglione da 2 litri traboccante della mia fragranza preferita UNDICI (azienda favolosa per cui ho realizzato uno shooting)… Beh, proprio quella BELLISSIMA GHIRLANDA è I N U T I L I Z Z A B I L E.
Non so chi abbia avuto il genio di pensare a una cosa del genere da tenere in casa… 180 centimetri di rami secchi e fiori secchi, e questo, visto il mio amore per l’ambiente, mi potrebbe anche andare benissimo, ma se questi rami secchi e fiori secchi si sbriciolano, si staccano e lasciano cadere quintalate di pulviscolo e schifezzuole varie, beh, direi che la pensata non è stata proprio delle migliori… E infatti, subito dopo averla scartata e tirata fuori, il pavimento – appena ripulito da Filippo, il mio nuovissimo e performante robot, che ormai è diventato a tutti gli effetti un membro della famiglia – è diventato una cosa inguardabile… E così, dopo la beffa di un acquisto decisamente inutilizzabile, anche il danno di dover ripulire tutto…
Comunque nulla, il tempo di impacchettarla nuovamente (operazione tutt’altro che semplice) e la ghirlanda se ne tornerà a casina sua e a me toccherà trovare qualcos’altro che mi faccia battere il cuore allo stesso modo, anche se non sarà semplicissimo…
Dai, che l’8 dicembre è alle porte e allora sì che il Natale prenderà vita, albero traboccante di palline e lucine ovunque (in aggiunta a quelle che già tengo fisse tutto l’anno). Al massimo, poi, chiederemo un mutuo per pagare le bollette! Ahahahah!
Comunque, è vero… mi ritrovo spesso a pensare al Natale. Sabato sera, ad esempio, mentre ascoltavo l’ultimo disco di Bruce Springsteen (che vi stra-consiglio, perché è bellissimo), in particolare Do I Love you, mi sono immaginata intenta a preparare la cena della Vigilia, con un buon calice di vino rosso tra le mani, da sorseggiare all’occorrenza…
E voi? Ci state già pensando al Natale?
Ma ora cambiamo argomento e parliamo di cucina, in particolare di questo primo piatto saporitissimo, caldo e confortante. L’ideale per coccolarsi nei giorni più freddi, quando fuori piove o magari nevica (altro desiderio…). Me ne sono innamorata al primo boccone, ma d’altro canto, l’avete letto l’elenco degli ingredienti? Impossibile resistere! Che poi, tutti quei pomodorini confit, non vi ricordano un po’ le palline di Natale? ;)
Ah, mi raccomando, non lasciatevi ingannare dalla lunghezza delle istruzioni, perché il piatto è semplice e si prepara velocemente. È solo che preferisco dilungarmi un po’, ma essere certa di aver spiegato tutti i passaggi per bene.
Credo sia tutto! Vi abbraccio e vi auguro una buonissimissimissima settimana!
A presto!
M. 🍂




Per 3 porzioni
- 200 gr di cavatelli freschi
- 200 gr di pomodori ciliegia
- 200 gr di funghi cardoncelli
- 250 gr di salsiccia di Norcia
- 1 barattolo di fagioli cannellini o tondini
- 60 ml di latte
- 60 ml di panna fresca
- 80 gr di caciocavallo podolico del Gargano
- 30 ml di marsala
- 1 cucchiano di miele d'acacia
- q.b. di olio evo, sale, pepe, origano, zucchero, aglio
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Mettete in una ciotolina due/tre cucchiai di olio e qualche pizzico d'origano e tenete da parte.
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Per i pomodorini confit: Accendete il forno a 140°, in modalità ventilata. Lavate i pomodori, asciugateli bene, tagliateli a metà, e disponeteli su una teglia rivestita di carta forno, ben distanti tra loro. Conditeli con lo zucchero, l’origano, il pepe, il sale e l'aglio in polvere. Infornate e lasciate cuocere per circa 1 ora e 15 minuti. Una volta pronti, teneteli da parte.
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Per i fagioli: Mettete in un pentolino dell'olio evo, uno spicchio d'aglio schiacciato e due/tre pizzichi d'origano, quando sentirete salire profumo d'aglio, aggiungete i fagioli, fate insaporire per un paio di minuti, salate, pepate, aggiungete mezzo bicchiere d'acqua e fate cuocere per una mezz'ora. Tenete da parte due cucchiai di fagioli interi e riducete gli altri in crema con un frullatore a immersione (ricordatevi di eliminare lo spicchio d'aglio). La crema non dovrà risultare particolarmente densa, qualora lo fosse, in un secondo momento, potrete diluirla un po' con l'acqua di cottura dei cavatelli.
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Per cardoncelli e salsiccia: Mettete in un'ampia padella (in cui poi salterete la pasta) un filo d'olio, una volta caldo, aggiungete la salsiccia privata del budello e sbriciolata grossolanamente. Fatela andare a fuoco alto per sigillarla, dopodiché, aggiungete i cardoncelli mondati, lavati e affettati, un pizzico di aglio in polvere, un cuccchiaino di miele, sale, pepe e sfumate con il marsala. Fate andare a fiamma alta e spegnete quando salsiccia e funghi saranno cotti.
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Per la crema di caciocavallo podolico: Mettete in un pentolino latte, panna e formaggio grattugiato e ponete su fiamma bassa. Girate continuamente fino a far sciogliere completamente il formaggio. Dovete portare la crema a bollore prima di spegnere. (Preparate la crema all'ultimo momento, perché se si raffredda, tende a rapprendersi un po').
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Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolate e saltate in padella con funghi e salsiccia, aggiungete un mestolo di crema di fagioli, i fagioli interi tenuti da parte e un mestolo dell'acqua di cottura della pasta. Fate saltare bene e, prima di spegnere, mantecate con due/tre cucchiai di crema di formaggio.
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Distribuite la crema di fagioli rimasta sul fondo dei piatti di portata, aggiungete una quantità di crema di caciocavallo a piacere (io ho creato un decoro a spirale con l'aiuto di un biberon da cucina), aggiungete la pasta, completate con i pomodorini, con dell'altra crema di caciocavallo e con un filo di olio aromatizzato all'origano. Servite subito!




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