Torta alle pesche con salsa butterscotch | Un weekend lento e piacevole quello appena trascorso. Mi sono presa il mio tempo e me lo sono goduto piano, ma con intensità, fino in fondo.
I miei occhi hanno guardato tanto i colori di questo autunno appena arrivato, che sta già cambiando i connotati a tutto ciò che mi circonda. Ad esempio, le melagrane del mio albero sono diventate tutte rosse. Di un rosso vivo e acceso, talmente intenso da sembrare finto e sono così mature che qualcuna comincia a spaccarsi e io, dovrei decidermi a raccoglierle. E’ che guardare quell’albero così colorato e traboccante di frutti mi piace indefinitamente.
Le mie orecchie hanno ascoltato attente i rumori della nuova stagione. Sembrano meno vivaci, anzi, sembrano avvolti in uno strato leggero di malinconia. Quella malinconia bella, però, che ti fa guardare indietro a quei momenti ormi andati, passati, ma che al tempo stesso ti proietta in avanti con curiosità. Con il desiderio di scoprire cosa ci sarà in serbo per noi.
Le mie mani sono state quelle più impegnate. Sono un conduttore potentissimo di emozioni le mani. Uno strumento indispensabile. Quasi tutto ciò che facciamo passa attraverso loro: fatica, amore, piacere, dolore, emozione, abilità…ricordi. Mentre mi rigiravo tra le dita le pesche con cui ho preparato questo dolce, sentivo sotto ai polpastrelli la loro buccia liscia e vellutata e mi sono ricordata di quando il nonno la paragonava alle mie guance. “Hai le guance lisce e rosse come due pesche mature”, mi diceva. Mi sono ricordata anche delle pesche sciroppate della nonna. Di quei vasetti di vetro pieni di colore, tutti ordinati, composti e sistemati ben in fila nella credenza.
Ho respirato a pieni polmoni e annusato il profumo della mattina, quello delle bacche di vaniglia e quello del pane appena sfornato. Adoro annusare, e quando cucino, ancora di più. Mi piace riempirmi le narici e provare a immaginare quale sarà il sapore del piatto che sto preparando. Poi si sa che anche gli odori hanno memoria e ce ne sono alcuni indelebili nei miei ricordi e guarda caso, sono tutti legati a momenti belli, pieni di amore e condivisione. Uno su tutti è quello della confettura di mele cotogne.
Ho anche gustato in questi giorni. Mi piace il verbo “gustare”, secondo me rende bene l’idea, perché “gustare” non è semplicemente mangiare. “Gustare” significa sentire davvero un sapore, soffermarsi su di lui, e goderne. Quando gustiamo qualcosa, la sensazione che percepiamo per prima è la dolcezza, perché i suoi recettori si trovano sulla punta della lingua e francamente, penso che non sia un caso, ma che siamo stati fatti apposta così :) L‘acido si sente nelle parte laterale anteriore della lingua, il salato nella parte laterale posteriore e l’amaro sul fondo. Una bella ginnastica, direi.
In tutto questo c’è che mi sento presente e finalmente anche carica…ed è una bella sensazione.
Ma tornando a noi e alla mia ricetta di oggi…se la mamma ti regala le ultime pesche della stagione, tra l’altro appena raccolte, tu cosa fai? Non la prepari una bella torta? Beh, a me è sembrato il minimo. E non una torta qualunque…infatti, con lei, ho salutato l’estate e ho dato il mio benvenuto all’autunno.
In questa torta estate e autunno si abbracciano e si salutano con una promessa…quella di rivedersi. Quindi il loro saluto è sempre un “arrivederci…abbi cura di te”.
Il risultato di questo abbraccio è una torta soffice, cremosa e profumata…una vera coccola per il palato e per l’anima. Il solo prepararla mi ha messa di buonumore. Vedere il burro montare con lo zucchero e trasformarsi in una crema gonfia e spumosa è una vera magia…per non parlare del profumo di vaniglia. Provatela, ne vale davvero la pena, poi, la crema butterscotch la rende ancora più intrigante e avvolgente. Aggiungeteci anche una quenelle di yogurt greco al naturale e vedrete che meraviglia…
Direi che è ora di cambiare marcia e correre un po’. La mattina il tempo vola e la mia giornata si preannuncia bella impegnativa! Buon inizio settimana! Alla prossima :)
Non ho saputo resistere a tutto questo arancione…non sembrano dei piccoli soli all’ora del tramonto?
Ecco la torta pronta per il forno…
Ed eccola qui, appena sfornata…
La prima fetta dev’essere la mia…ancora un po’ tiepida, con una cucchiaiata generosa di yogurt greco e naturalmente la crema butterscotch ;)
Per una tortiera da 23 cm di diametro
- PER LA CREMA BUTTERSCOTCH
- 150 ml di panna fresca
- 50 gr di zucchero di canna integrale
- 20 gr di burro leggermente salato
- 2 pizzichi di fleur de sel o di sale da cucina
- PER LA TORTA
- 5 pesche grandi
- 5/6 cucchiai di zucchero semolato
- 50 gr di zucchero di canna integrale
- 130 gr di zucchero semolato
- 110 gr di Crème fraîche ( o robiola, o yogurt greco)
- 150 gr di farina di farro
- 100 gr di burro leggermente salato morbidissimo
- 25 ml di latte
- 3 uova medie
- i semini di una bacca di vaniglia
- 1 bustina di lievito per dolci
- PER SERVIRE
- yogurt greco al naturale o gelato o panna montata
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Per la crema butterscotch, mettete in un pentolino la panna, lo zucchero, il burro e il sale.
Ponete su fiamma bassa e fate sciogliere completamente lo zucchero, mescolando spesso.
Quando la crema comincerà a sobbollire, tenetela sul fuoco per circa 5/6 minuti, sempre mescolando, noterete che si addenserà appena.
Spegnete, lasciate raffreddare appena nel pentolino e poi trasferite in un vasetto di vetro sterilizzato, dove acquisterà maggiore consistenza.
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Per la torta, imburrate e infarinate una tortiera (o se preferite, rivestitela di carta forno precedentemente bagnata e ben strizzata) e accendete il forno a 180°.
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Lavate le pesche, sbucciatele, affettatele sottilmente e trasferitele in una ciotola insieme a due/tre cucchiai di zucchero. Tenete da parte.
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Mettete nella planetaria il burro morbidissimo, con i due tipi di zucchero (130 g bianco + 150 g canna) e i semini di vaniglia, e lavorate con le fruste fino a ottenere un composto morbido e spumoso. Ricordate di non lavorare il burro a velocità elevata, altrimenti rischiate di farlo "Impazzire".
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Aggiungete un uovo alla volta e lavorate dopo ogni aggiunta.
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Aggiungete la farina e il lievito setacciati, e lavorate.
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Aggiungete il latte e la crème fraîche e lavorate.
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Aggiungete all'impasto un po' più dei due terzi delle pesche e mescolate delicatamente con una spatola.
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Trasferite il composto nella tortiera, livellate bene e distribuite sulla superficie le pesche tenute da parte. Cospargete con due/tre cucchiai di zucchero e infornate.
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Fate cuocere per circa 50 minuti, ma verificate la cottura con lo stuzzicadenti. Questo dolce deve rimanere molto soffice e cremoso.
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Sfornate il dolce, lasciatelo intiepidire nel suo stampo. Sformate e servite con la crema butterscotch e a piacere yogurt greco al naturale, gelato alla vaniglia o panna montata.
La crema butterscotch si conserva in frigorifero per qualche giorno. E' buonissima anche spalmata sui biscotti, fette biscottate o per arricchire yogurt, gelato o tutto ciò che vi viene in mente.
Questo è un piccolo scorcio sulla mia veranda…e devo ammettere di essere tanto impaziente di veder diventare tutta rossa quella vite canadese…
22 Comments
Che meraviglia! Bellissima torta e bellissime foto! A presto LA
Grazie mille! A presto :)
…cosa darei per everne una fetta qui, ora…ne ho bisogno, non sai quanto. E’ una meraviglia!
Ti abbraccio
Te la darei tutta se si potesse Simo bella mia <3
Arrivo di notte come una vera gatta, con passi felpati e leggeri, così da non disturbare il tuo sonno (e i tuoi sogni!!!) e non farmi sentire… e mentre dormi, mi metto davanti alla finestra, con il buio, mangiando una fetta di torta… perchè una fetta è ancora avanzata, vero? :-) E me la gusto, assai… me la gusto proprio, nel silenzio, gusto lo strato soffice e anche la crema… gustare è un verbo bello, è vero, sottintende il piacere, il godersela, con leggerezza, senza sensi di colpa, in modo libero… e non vale solo per il cibo!
La tua casa è accogliente per me anche a mezzanotte, poi ci sono queste pesche gialle a fare luce… :-)
Mi piacciono le incursioni notturne :)
Sembrano davvero dei piccoli tramonti,in cui perdersi nella malinconia di un’estate che va via,e un autunno altrettanto bello,ricco di colori e sapori.E’ una torta deliziosa,intrigante con la sua crema avvolgente…la trovo rassicurante, così come le tue parole.Adoro perdermi nella pacatezza dei tuoi tempi,mi tranquillizza😘
Grazie per le tue parole Damiana…bella bambolona mia <3
Questa torta è una delizia Mary!
Se trovo ancora delle pesche decenti la provo a fare :) adesso sono davvero curiosa e impaziente anch’io di vedere diventare rossa quella vite canadese sulla tua veranda <3
Ma quando ci rivediamo noi?
Un abbraccio forte!
roby
Quando ci vediamo…bella domanda! Ma sappi che piacerebbe tanto anche a me <3
La torta è fantastica, ma quella Cremona dev’essere la fine del mondo. Bellissime foto Mary, buona giornata. Eleonora
Grazie di cuore Eleonora! Un abbraccio :*
Ritornare, ritrovarsi, riprendere e rimettere le mani in pasta, con le idee chiare e decise, come quelle di mettere le pesche dentro quella farina così rustica e invitante, irrorare poi con abbondante salsa butterscotch.
Non riesco ad immaginare ritorno migliore per l’autunno. Un abbraccio immenso cara Mary e aspetto con te di veder cambiare i colori della splendida vite….
Lo aspettavo con ansia questo autunno…ti abbraccio Reb <3
E io mi guardo quelle foto cercando di carpire qualche dettaglio… la luce, il fuoco… la composizione sulla quale sono negata, sporca miseria! Buonissima la torta, bella bella! Ciao Moracciò, un bascio forte
Io penso che sia meglio togliere o comunque cominciare a comporre con pochi elementi…così risultano più gestibili E poi, non buttarti giù, stai crescendo fotograficamente :) E comunque le tue parole mi fanno sempre tanto piacere <3 Ti abbraccio :*
Una vera coccola la tua torta. Questa salsa non la conosceva ma sono certa sia di mio gusto. L’autunno da me è arrivato prepotente, con il suo grigio, il freddo e quella leggera foschia che non è nebbia ma tanto umido. Gli alberi ormai si stanno spogliando, lasciando per terra le loro foglie ormai marroncino … secche, svolazzano nell’aria frizzante del mattino e della sera. Io ho finito per il momento di girare per il mondo e ho proprio voglia di accendere il forno e di coccolarmi con tanti buoni dolci o con un buon pane, che riscalda il palato ma anche la anche la casa, ormai più fredda dentro che fuori. Non mi lamento, sia chiaro, questa estate è stata generosa di caldo, anche dalle mie parti ma già mi manca … Buona continuazione di settimana amica mia, un abbraccio
Sì, hai ragione…andare in giro è bello, ma casa è casa. Quindi capisco perfettamente ciò che scrivi :) Ti abbraccio dolce Terry e ti auguro una buona serata :*
Che delizia Mary!! Mi ricordo di questa salsa, l’ avevi già abbinata ad un altro dolce e me ne innamorai all’ epoca, ora su questa torta alle pesche la trovo favolosa!!
Qui l’ autunno è arrivato ma mica ancora troppo, fa caldo al pomeriggio ed è molto umido, i colori iniziano ad essere quelli giusti ma dobbiamo aspettare ancora un po!
Un abbraccio cara, buon proseguimento di settimana e buon we!!
Sì, era da tanto che non la preparavo…ma è favolosa perché davvero si presta tantissimo per arricchire i dolci. Qui il tempo negli ultimi giorni sembra impazzito…sbalzi di temperatura anche di 12/15 gradi…vabbè…
Un abbraccio Silvia e buona serata :*
Che meraviglia Mary…le tue parole, l’atmosfera calda che hai creato e questo dolce che saluta l’estate con un tripudio di sapori e profumi!
Un abbraccio,
Mary
Grazie di cuore Mary! Un abbraccio e buona domenica :*