Torte e dessert

Lemon cream butter cake

13 Febbraio 2023

Fondamento del tabù è un’azione proibita verso la quale esiste nell’inconscio una forte inclinazione.

Sigmund Freud

Quelli che benpensano…

Buongiorno e buon inizio settimana! A quanto pare, è arrivato l’inverno, quello vero. Fa freddo, e ne sono felice. Perché se non facesse freddo, che inverno scialbo sarebbe? La scorsa settimana è anche scesa la neve, si è posata e si sciolta alla velocità della luce, però veder danzare nel cielo quei fiocchi piccoli e leggeri, candidi come il latte, è sempre uno spettacolo bellissimo. 

E poi, c’è stato Sanremo… Come sempre, non l’ho visto. Nessuna  forma di snobismo, semplicemente non mi interessa (negli ultimi due anni, poi, non vederlo è diventata anche una questione di principio), però,  è come se lo avessi visto anche io, perché nei giorni prima, in quelli durante e in quelli dopo, non si è parlato di altro, perlomeno su FB. 

C’era chi si (ri)prometteva  di essere puttana dall’inizio alla fine (travisando completamente il significato della parola “puttana”); chi, combattuta tra nascondere il proprio corpo ed essere giudicata suora, o mostrarlo ed essere considerata troia, ha scelto la giusta via di mezzo, vestendosi nuda; chi ha parlato di mancata maternità e del peso emotivo che comporta, ancora oggi, per le donne; chi ha distrutto i fiori sul palco; chi ha (stra)parlato di costituzione e libertà d’espressione (quando, fino a meno di un anno fa, a una parte della popolazione, venivano negate anche le libertà di base, tra gli applausi e il compiacimento sadico dell’altra parte) e potrei continuare all’infinito…

Ma ciò che sta tenendo banco, nelle ultime ore, è il bacio tra Rosa Chemical (che non avevo mai sentito nominare in vita mia) e Fedez… qualcuno, addirittura, ha gridato allo scandalo. C’è chi, invece, ha parlato di trasgressione e anche chi si è mostrato davvero, davvero indignato, urlando allo squallore e all’indecenza. Pare addirittura che la Meloni voglia far saltare qualche testa…

Ecco, vorrei fare una sola considerazione, e poi chiudo l’argomento… Ci scandalizziamo per una cosa così e non per l’assenza di pudore dilagante in tutti gli ambiti? E quando parlo di assenza di pudore, mi riferisco al bisogno ossessivo di condividere con il mondo intero ogni secondo delle nostre vite, anche quelli più intimi. Non è un po’ anacronistica come cosa? 

Due uomini che si baciano sono una vergogna e culi e tette all’aria, invece, vanno bene? Anche Amadeus e Rocio Munoz Morales si sono baciati sulla bocca, ma tutta questa polemica non si è vista. Esistono, forse, baci di seria A e baci di serie B? Mi chiedo come si faccia, nel 2023, a considerare trasgressivo (squallido e indecente) un bacio tra due uomini (o due donne). Ho come la sensazione che finché sono le donne a mostrarsi, in tutti i sensi, vada tutto bene, se lo fanno gli uomini, invece, si urla allo scandalo! Per dire, credo fosse il 2003 quando Madonna, agli MTV Video Music Awards, baciò sul palco, in mondovisone, la Spears e l’Aguilera… E, volendo fare un esempio di tutt’altro tenore, è passato alla storia il bacio fraterno socialista tra Brezhnev e Honecker, nel 1979.

Oggi, si urla allo SCANDALO e ci si indigna! Cazzo, fossero questi gli scandali, ci metterei una firma. Eppure, per gente che deve a questa nazione 49 milioni di euro, e se ne sta ancora seduta in parlamento a decidere per noi, PAGATA DA NOI, non ci si scandalizza e non ci si indigna. 

Ma davvero nell’epoca in cui ci si riempie la bocca, perché in effetti è l’unica cosa che sappiamo fare, con principi di parità di genere, parità di diritti, sessualità fluida, genere neutro e chi più ne ha, più ne metta, ci scandalizziamo per un bacio tra due persone dello stesso sesso? Ma davvero è questa la trasgressione? Tra l’altro, palesemente studiata a tavolino? No, perché se è così, siamo messi davvero male. Non riesco a comprendere il clamore. E non so se sia più triste la reazione moralista e puritana di alcuni spettatori, di quelli che “benpensano”, o il comportamento dei due protagonisti che, in un certo senso, hanno messo alla berlina l’amore tra due uomini, mettendo in scena un siparietto banale e stereotipato.

Sarà che per me, la vera trasgressione è essere se stessi, fino in fino in fondo, costi quel che costi, senza aver paura di andare controcorrente, tutte le volte che è necessario, e di lottare sempre e comunque per le cose in cui si crede.

La vera trasgressione è la libertà. Saperla gestire senza ledere gli altri. La libertà positiva dell’individuo è l’unica arma che abbiamo contro l’omologazione dilagante, perché il rispetto per gli altri e per tutto ciò che viene bollato come “diverso”, non si può inculcare solo attraverso leggi fredde e impersonali, attraverso siparietti sterili, ma dovrebbe partire, in primis, dalla famiglia, ma ancor di più dalla scuola e da tutto ciò che, fin dai primi anni di vita, concorre a formare il pensiero di quelle che saranno le generazioni future. 

La vera trasgressione sta nella capace di accettarsi e di guardare le cose con i propri occhi, di pensare con la propria testa e di usare parole che siano il frutto di riflessioni personali e non un mero copia e incolla di meme e affini. Credo fortemente nell’unicità, nell’originalità, nell’azzardo e nel coraggio di mostrarsi senza paure per quel che si è, evitando inutili finzioni volte unicamente a compiacere gli altri, a raccogliere falsi consensi, e a darsi un tono per sentirsi “di più”.

La vera trasgressione risiede nel non aver paura di mostrare agli altri i propri limiti e nell’ammettere che sono ancora tante le cose che non sappiamo e che possiamo imparare.

La vera trasgressione sta nello stimolare l’unicità, la diversità, il senso critico e l’amore per la cultura e il sapere, e anche il rispetto per il prossimo, soprattutto se si tratta di una minoranza, e delle sue libere scelte, anche se sono diverse dalle nostre. Perché le paure dell’altro, i suoi timori e le sue convinzioni non sono meno importanti o meritevoli di ascolto e tutela delle nostre. 

La vera trasgressione, oggi, è ESSERE

E dopo questo ennesimo pippone, oggi vi ripropongo una ricetta che era già presente qui sul blog. A distanza di secoli mi è venuta voglia di riprovarla (mi è piaciuta talmente tanto che l’ho rifatta per due settimane di seguito) e così, ho colto l’occasione per rispolverarla (perché merita), scattare delle nuove foto e aggiungere anche una piccola variante: i pinoli. Già vi dico che questa torta è una goduria. Ricorda tanto la cheesecake al limone (è profumatissima!), solo che la base è soffice e fondente e accompagna ogni boccone sciogliendosi con la crema.  Non avete scuse, dovete assolutamente provarla! 

Prima di andare, volevo dirvi un’ultima cosa… se vi fa piacere, su LOUDD, QUI, potete trovare  un’altra intervista su Balance of light and dark.  Questa volta, le domande sono dell’amico Paolo Tocco. 

Penso sia tutto, ci rivediamo prestissimo! Un abbraccio e buona giornata!
 
M. 🍂

 

 

Lemon cream butter cake

Per una tortiera da 18/20 cm di diametro (non più grande)

Piatto: Dessert
Keyword: Torta al limone cremosa
Ingredienti
  • Per la base
  • 115 gr di burro leggermente salato
  • 75 gr farina 00
  • 75 gr zucchero
  • 2 cucchiaini lievito in polvere per dolci
  • 2 uova medie
  • 1 pizzico di sale
  • 2 limoni bio (la scorza grattugiata e due cucchiai di succo)
  • Per la crema
  • 225 gr di ricotta di mucca o Formaggio cremoso (no light)
  • 110 gr zucchero a velo
  • 45 gr di burro leggermente salato
  • 1 uovo medio
  • 1 limone bio (la scorza grattugiata e un cucchiaio di succo)
  • q.b. di pinoli
Istruzioni
  1. Fate sciogliere 160 gr di burro e fatelo raffreddare.

  2. Accendete il forno a 170 gradi, in modalità statica.

  3. Per la base del dolce, foderate il fondo della tortiera con carta forno e ungete le pareti con del burro.

  4. Per la crema: lavorate il formaggio con le fruste elettriche, finché non diventa liscio e cremoso. Aggiungere lo zucchero a velo e lavorare bene. Aggiungere l’uovo e mescolare fino a completo assorbimento, per circa 1 minuto. Aggiungete il burro fuso (45 gr), il succo e la scorza di limone. Sbattete fino a completo assorbimento. Noterete che con il burro fuso la crema si monterà ulteriormente e prenderà una consistenza ancora più corposa. Una volta pronta, tenetela da parte.

  5. Per la base: in una ciotola, mescolate insieme la farina e il lievito setacciati e il sale. In una ciotola, mescolate il burro fuso (115 gr) con le uova, il succo di limone e la scorza. A questo punto, aggiungete gli ingredienti secchi: farina e lievito setacciati e sale. Mescolate con la frusta fino a incorporare bene tutti gli ingredienti, ma senza lavorare troppo il composto.

  6. Trasferite sul fondo della tortiera il composto della base e livellate bene. Versate la crema di formaggio sulla base della torta, partendo dal centro, e allargatela delicatamente con il dorso di un cucchiaio, affinché copra tutta la superficie, tranne il bordo esterno per una larghezza di  mezzo centimetro ( In pratica: la crema di formaggio deve coprire perfettamente la base della torta, ma dovete lasciare scoperto il bordo esterno per circa mezzo centimetro). Completate con i pinoli e infornate per circa 30/35 minuti.

  7. Verificate la cottura con uno stuzzicadenti inserito vicino al bordo della torta. dovrà risultare asciutto. La superficie dorata e opaca, anche se tremula. Lasciate raffreddare in teglia per 1 ora. Trasferite la torta in frigorifero e fate raffreddare completamente prima di servire. Servite la torta fredda, cosparsa di zucchero a velo.

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2 Comments

  • Reply zia Consu 19 Febbraio 2023 at 9:26

    Avrei potuto scrivere ogni singola parola nello stesso ordine e con lo stesso tono!
    Essere se stessi è la vera trasgressione!

    Hai fatto benissimo a replicare e (ri) condividere questa ricetta…ha un aspetto goloso e molto invitante!
    Le foto sono stupende, come sempre!
    E’ sempre un piacere passare a trovarti!
    A presto <3

    • Reply Mary Pellegrino 26 Febbraio 2023 at 17:24

      Grazie di cuore Consu, ti abbraccio forte, a presto <3

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