La vita è una scatola di biscotti. Hai presente quelle scatole di latta con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prendere subito tutti quelli buoni, poi rimangono solo quelli che non ti piacciono. È quello che penso sempre io nei momenti di crisi. Meglio che mi tolgo questi cattivi di mezzo, poi tutto andrà bene. Perciò la vita è una scatola di biscotti.
Haruki Murakami
Certe volte, il bisogno di prendermi una pausa dalla realtà circostante si fa impellente, e preparare i biscotti, per me, è terapeutico, perché mi aiuta a trovare una nuova dimensione in cui “rifugiarmi”.
E’ la cura giusta per tutto. I pensieri fluiscono, a volte lineari, altre volte aggrovigliati, ma sono sempre e comunque liberi di andare e di scorrere, carichi di fantasia, emozioni e desideri.
Perché affondare le mani nell’impasto, stenderlo e modellarlo, è una vera e propria ginnastica per la mente, mentre il profumo di burro e vaniglia inebria e stordisce, come fosse un aroma terapia.
Questi li ho preparati alle dieci di sera, di un paio di sabati fa. Nessuna premeditazione, solo il desiderio di assecondare una voglia improvvisa e la fortuna di avere in casa tutti gli ingredienti che desideravo metterci dentro.
Mentre guardavo i biscotti prendere colore e cuocersi, mi sentivo come una bambina impaziente di vedere l’incantesimo compiersi.
L’attesa, quella bella, può essere molto dolce e intrigante…
Questi biscotti sono friabili, burrosi e profumatissimi. Ottimi da sgranocchiare così, ma perfetti da inzuppare, perché assorbono il latte alla perfezione. Si preparano velocemente e credetemi, ne vale veramente la pena.
In questo lunedì freddo e grigio, vi abbraccio e vi auguro un buon inizio settimana. Alla prossima.



- 500 gr farina 00
- 50 gr di amido di frumento
- 160 gr di zucchero a velo
- 200 gr di burro leggermente salato freddo di frigorifero e a pezzetti
- 80 ml di panna fresca
- 40 gr di miele di acacia
- 1 uovo medio
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia o i semini di una bacca
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Mettete tutti gli ingredienti nel cestello della planetaria montata con il gancio a foglia e lavorate alla prima velocità per qualche minuto, fino a quando l’impasto non si sarà compattato. Lavorate brevemente con le mani, trasferite su un foglio di pellicola, appiattite leggermente, avvolgete e trasferite in frigo per almeno 30 minuti.
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Accendete il forno a 180 gradi.
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Stendete l’impasto, con l’aiuto di un matterello, a uno spessore di circa un cm. Ritagliate l’impasto con l’aiuto di un coppa pasta di circa 5 cm e con l’ausilio di un levatorsolo fate il foro al centro di ogni biscotto.
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Trasferite i biscotti, su due o più leccarde rivestite di carta forno, ben distanti tra loro. Infornate per circa 10-12 minuti, facendo attenzione a che non prendano eccessivo colore.
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Sfornateli e lasciateli raffreddare completamente.
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I biscotti si conservano per diversi giorni in un barattolo di vetro o di latta.




5 Comments
Devono essere deliziosi, fragranti e inzupposi, mmmm….
Buon inizio di settimana amica mia, ti abbraccio forte <3
Eh si, le scuole di pensiero sono due: ci sono quelli che preferiscono iniziare mangiando quelli buoni per godere subito e ci sono quelli che preferiscono finire quelli meno buoni per poi godere, con calma e tranquillità, di quelli più buoni. Io credo di far parte del secondo gruppo. Amo godermi le cose della vita, avendo già eliminato i cattivi pensieri. Altrimenti poi mi resta l’amaro in bocca, mangiando dopo quelli che mi piacciono meno … le metafore della vita. L’Italia si è proprio girata: da voi grigio e freddo, da noi sole e caldo. Fortuna che ci sono le nostre bontà che scaldano il forno e il cuore. Buona settimana amica mia ❤️
l’impasto terapeutico!
Impastare è anche il mio antistress preferito..e quello che funziona meglio :-P anche perchè poi segue la parte appagante dell’assaggio :-P e tu con questi biscotti hai fatto centro ^_*
Sono rassicuranti, questi biscotti. La loro forma, quel buchino al centro da cui passa aria e vita. Il latte, bianco, che li accompagna. La luce, più dolce in alcune mattine, al di là che ci sia o no il sole. Tutto va attraversato. Solo dopo questo, si godono i bocconi migliori e i sorsi più pieni. Noi lo abbiamo capito e imparato… e quando usi quella ciotolina, so che mi pensi e sorridi.