Con il pane ho sempre avuto un buon rapporto, e non mi riferisco al fatto che lo mangio volentieri, quanto piuttosto al fatto che mi è sempre piaciuta l’idea di prepararlo. E ho sempre desiderato imparare a prepararlo in modo eccellente. A differenza di alcune amiche che si approcciano ai lievitati con circospezione e con timore, io mi ci sono sempre buttata in pieno. Non ho mai avuto la paura di sbagliare. Che poi, come si fa a sbagliare ? Anzi, in realtà, credo di non essermi mai posta questo problema. Non ho mai pensato che fosse possibile sbagliare un impasto. Mi sono sempre detta che al massimo, un impasto, può essere più buono o meno buono di un altro…ma sbagliato..è difficile, perché se mescoli tra loro acqua, farina e lievito, qualcosa di decente dovrebbe venirti fuori ( il condizionale è d’obbligo, vero Berry ?? ). Sarà che il pane fatto in casa mi riporta ai miei ricordi da bambina ? Certo è, che prepararlo ormai è diventata una consuetudine. E ogni volta, è un po’ come se fosse la prima…e io mi rivedo piccola e riccioluta, in piedi sulla sedia, con le mani in pasta accanto alla nonna Maria. Donna minuta, ma con una forza da far invidia ad Ercole ! I suoi impasti erano sempre nervosi. Il suo pane aveva sempre una mollica compatta e per niente alveolata, ma per me quel pane era il più buono del mondo. Quel pane profumato, lo amavo. Lo adoravo. Mi piaceva condito con il pomodoro, o tuffato nel caffelatte della mattina. Mi piaceva in tutti i modi. Oggi non saprei dire se ciò che mi piaceva davvero era il pane, o il rito legato alla preparazione di quel pane. Il nostro rito del pane che per me significava famiglia, amore, condivisione, gioia, vacanze, nonni…certo è, che ancora oggi, quando mi ritrovo a mescolare farina, acqua e lievito, mi sento felice. Oggi posso affermare di aver davvero imparato a fare il pane. Oggi non mi limito più ad usare solo acqua farina e lievito, ma mi diverto a sperimentare e a mescolare tra loro ingredienti sempre nuovi. Cambio le farine, ci aggiungo le spezie, ci metto il latte, e poi magari lo yogurt, e poi la birra..e questa volta, ci ho messo le carote. D’altro canto, ho pensato, se si può fare il pane alla zucca, si potrà fare anche quello alle carote. E ho optato per le carote viola. Carote che AMO proprio per il loro colore intenso. Posso dirvi che sono molto felice per il risultato ottenuto, non solo perché questo pane ha dei colori meravigliosi, ma perché oltre ad essere bello, è davvero eccezionale. La mollica ha una consistenza leggera, soffice e umida, mentre la crosta è croccante, di quelle che quando le addenti si fanno sentire. E poi, non parliamo del sapore e dei profumi. Insomma, il mio pane è sicuramente diverso da quello della mia nonna, è sicuramente più buono, ma una cosa è certa, devo dire grazie a lei, se oggi ho tutto questo amore e tutta questa passione. Me le ha trasmesse lei. E oggi, ciò che mi rende felice, è condividere questo amore e questa passione con Giuseppe, che è la mia famiglia, e poi con voi amici. Perché ho la consapevolezza che ogni volta che provate qualcosa di mio, io sono un po’ con voi, nelle vostre case, sulle vostre tavole, nelle vostre chiacchiere, nei vostri momenti di gioia, di condivisione e di amore. Grazie per esserci sempre. Grazie per l’affetto e la stima che mi dimostrate quotidianamente. Grazie a chi passa e mi lascia un commento e a chi mi legge in silenzio. Grazie davvero. Vi voglio bene e voglio che sappiate che per me non c’è nulla di scontato in tutto questo. E ora, vi lascio alle immagini ( e vi pregherei di apprezzare il mio “modello per un giorno”, Mr. Giuseppe ) e alla ricetta. Osate. Non abbiate paura di osare e di spingervi oltre. Vi saluto e vi auguro un bellissimo week end :) Io spero che il tempo si mantenga così…sono due giorni che qui sembra arrivata la primavera. Thank you for your love è la mia canzone di oggi.
Ingredienti
350 gr di carote
viola ( al netto degli scarti )
viola ( al netto degli scarti )
300 gr di
liquido
liquido
( l’acqua di
cottura delle carote avanzata e per differenza, fino a raggiungere i 300 gr,
acqua naturale a temp. ambiente )
cottura delle carote avanzata e per differenza, fino a raggiungere i 300 gr,
acqua naturale a temp. ambiente )
300 gr di farina
di buratto
di buratto
300 gr di farina
0
0
125 gr di yogurt
bianco intero
bianco intero
40 gr di noci
sminuzzate
sminuzzate
17 gr di sale
3 gr di lievito
di birra secco
di birra secco
1 cucchiaio di
miele
miele
1 cucchiaino di
semi di anice
semi di anice
olio evo
sale
pepe
2 cucchiai di
aceto balsamico
aceto balsamico
Preparazione
Tagliate le carote a fette e mettetele in un pentolino, copritele d’acqua e condite con olio, pepe, sale e aceto balsamico. Fate cuocere fino a quando le carote non
saranno diventate appena morbide e si riesce ad infilzarle con una forchetta. Fatele diventare tiepide. Tenendo il liquido di cottura da parte, trasferitele nel
bicchiere del frullatore ed aggiungete un po’ della loro acqua di cottura, il minimo indispensabile per agevolarvi nel ridurle in una crema densa. Prendete una ciotola ampia e metteteci dentro le due farine, le noci, l’anice, il miele, il sale, il lievito, lo yogurt e la crema di carote. Aggiungete la parte liquida ( in tutto 300 gr ) formata dall’acqua di cottura delle carote tenuta da parte e acqua naturale a temperatura ambiente. Prendete un cucchiaio e mescolate bene l’impasto, fino ad amalgamare perfettamente gli ingredienti tra loro. Saranno sufficienti due/tre minuti. L’impasto risulterà piuttosto appiccicoso.
Dev’essere così. Coprite e lasciate riposare per 10 minuti. Trascorsi i 10 minuti, sempre lasciando l’impasto nella ciotola, tirate un pezzo d’impasto di lato e premetelo al centro. Girate leggermente la ciotola e ripetete con un’altra porzione d’impasto. Dovete ripetete questa manovra per 10 volte. In tutto, ci impiegherete circa 10 secondi e l’impasto dovrebbe iniziare a fare un po’ di resistenza. Coprite e fate riposare altri 10 minuti.
saranno diventate appena morbide e si riesce ad infilzarle con una forchetta. Fatele diventare tiepide. Tenendo il liquido di cottura da parte, trasferitele nel
bicchiere del frullatore ed aggiungete un po’ della loro acqua di cottura, il minimo indispensabile per agevolarvi nel ridurle in una crema densa. Prendete una ciotola ampia e metteteci dentro le due farine, le noci, l’anice, il miele, il sale, il lievito, lo yogurt e la crema di carote. Aggiungete la parte liquida ( in tutto 300 gr ) formata dall’acqua di cottura delle carote tenuta da parte e acqua naturale a temperatura ambiente. Prendete un cucchiaio e mescolate bene l’impasto, fino ad amalgamare perfettamente gli ingredienti tra loro. Saranno sufficienti due/tre minuti. L’impasto risulterà piuttosto appiccicoso.
Dev’essere così. Coprite e lasciate riposare per 10 minuti. Trascorsi i 10 minuti, sempre lasciando l’impasto nella ciotola, tirate un pezzo d’impasto di lato e premetelo al centro. Girate leggermente la ciotola e ripetete con un’altra porzione d’impasto. Dovete ripetete questa manovra per 10 volte. In tutto, ci impiegherete circa 10 secondi e l’impasto dovrebbe iniziare a fare un po’ di resistenza. Coprite e fate riposare altri 10 minuti.
Dovrete ripetete la stessa operazione per altre tre volte, però, al termine della terza lavorazione, dovete coprire l’impasto e lasciarlo lievitare. Il tempo è
variabile, possono rendersi necessarie 3 ore come 6 o anche di più.
variabile, possono rendersi necessarie 3 ore come 6 o anche di più.
Trascorso il tempo di lievitazione, cospargete di farina un piano di lavoro, trasferiteci su l’impasto, dategli 4 pieghe ( dall’alto verso il basso, da destra verso
sinistra, da sinistra verso destra e dal basso verso l’alto ) lavoratelo fino a dargli la forma di un disco liscio. Foderate un cestino per la lievitazione ( o uno scolapasta ) con un canovaccio pulito ( in cotone o lino ), spolverate generosamente di farina e trasferiteci dentro l’impasto (con le pieghe verso il basso). Cospargete bene di farina e fate lievitare per altre due ore circa. 30 minuti prima di infornare, accendete il forno a 250°. Se decidete di cuocere il vostro pane
in pentola (ghisa o terracotta ) mettetela in forno con il suo coperchio. Quando il vostro impasto è pronto, tirate fuori la pentola dal forno, e rovesciateci
dentro l’impasto ( le pieghe ora guarderanno l’alto ), coprite e mettete in forno per circa un’ora. Fate cuocere la prima mezz’ora con il coperchio e la
seconda senza. Una volta sfornato, fatelo raffreddare su una griglia. Nel caso in cui decidiate di cuocere il vostro pane direttamente in forno, senza
pentola, rovesciatelo delicatamente su una teglia rivestita di carta forno. Rimuovete il canovaccio con delicatezza, e utilizzando un paio di forbici da
cucina fate dei tagli sulla superficie del pane.
sinistra, da sinistra verso destra e dal basso verso l’alto ) lavoratelo fino a dargli la forma di un disco liscio. Foderate un cestino per la lievitazione ( o uno scolapasta ) con un canovaccio pulito ( in cotone o lino ), spolverate generosamente di farina e trasferiteci dentro l’impasto (con le pieghe verso il basso). Cospargete bene di farina e fate lievitare per altre due ore circa. 30 minuti prima di infornare, accendete il forno a 250°. Se decidete di cuocere il vostro pane
in pentola (ghisa o terracotta ) mettetela in forno con il suo coperchio. Quando il vostro impasto è pronto, tirate fuori la pentola dal forno, e rovesciateci
dentro l’impasto ( le pieghe ora guarderanno l’alto ), coprite e mettete in forno per circa un’ora. Fate cuocere la prima mezz’ora con il coperchio e la
seconda senza. Una volta sfornato, fatelo raffreddare su una griglia. Nel caso in cui decidiate di cuocere il vostro pane direttamente in forno, senza
pentola, rovesciatelo delicatamente su una teglia rivestita di carta forno. Rimuovete il canovaccio con delicatezza, e utilizzando un paio di forbici da
cucina fate dei tagli sulla superficie del pane.
Infornate e fate cuocere per circa un’ora, fino a quando il pane non sarà ben dorato e croccante. Eventualmente giratelo. Una volta sfornato fatelo raffreddare
su una gratella.
su una gratella.
Nota: Io ho impastato il mio pane in tardo pomeriggio, con l’intenzione di cuocerlo la domenica mattina, ma ho notato che dopo 3 ore, l’impasto era già raddoppiato, allora, per rallentarne la lievitazione, l’ho trasferito in frigo e l’lo lasciato li tutta la notte. La mattina dopo, l’ho tirato fuori dal frigo e l’ho
lasciato circa due ore a temperatura ambiente prima di dargli le pieghe e trasferirlo nel cestino per la seconda lievitazione.
lasciato circa due ore a temperatura ambiente prima di dargli le pieghe e trasferirlo nel cestino per la seconda lievitazione.
Facebook Comments
46 Comments
bellissimo questo pane viola, che tra l'altro è il mio colore preferito…complimenti per la creatività tesoro e felice weekend! un bacioneeeee
nooooooooooooo il pane viola!!!!! ma è troppo bello!!!!! se non lo stessi rimirando da 5 minuti scorrendo in su e in giù più e più volte non ci crederei!
bellissimo!!!!
Ciao Mary, un sorriso :)
Strepitoso tesoro questo pane viola mamma mia che colore e poi con le mie adorate carote viola di cui sono innamorata!!Certo che il pane a te viene che è una meraviglia..io non mi sono mai cimentata più di tanto nella panificazione ma devo assolutamente rimediare!!Un bacione e felice weekend amica mia <3
Fantastico e a dir poco d'impatto!! Ti sei inventata anche il pane viola!!! Buon w-end cara mary!
A parte il fatto che il pane a me sembra rosa e non viola…e poi che ci posso fare se il lievito maledetto mi ha tradito? :P Non sono mica una maestrina del pane come te, io…sono una poveraccia che ogni tanto "ce prova"…ma ti prometto che prima o poi ci riuscirò e sarò fiera del risultato! ^_^ Pensa che tu in casa con me ci sei sempre, anche se non faccio le tue ricette…sei sempre nei miei pensieri (quelli positivi) e nel mio cuore.
♥
Spettacolare! Sei bravissima cara Mary, originalitá e vena creativa eccellenti!
Baci!
Fantastico questo pane!!!
Un abbraccio
Cara Mary, attendo sempre con ansia i tuoi post sul pane. Con questo ti sei superata alla grande.
Questa mattina, nonostante avessi un accenno di influenza, ho fatto il primo rinfresco del lievito per poter fare il pane domenica a pranzo…sarebbe la seconda volta in effetti che faccio il pane e voglio dirti che è vero, tu sei una gran fonte di ispirazione…magari domenica mi ritrovo con un bel pane alla Mary! Ti farò sapere! ;) Buona giornata…
Favoloso Mary, sei davvero piena di risorse e di energia positiva!! Ti trovo speciale e il tuo pane ne è la prova!!! Un bacione!!!
Pane viola bellissime….che foto stupende mia cara!!! tu e la panificazione una cosa sola oramai!!! un abbraccio buon fine settimana e grazie per la canzone
meraviglioso tesoro….mi incanti ogni volta e complimenti per tutto!!!
un bacione
Bello. bellisismo, originale. Ti conosco da poco ma credo che la tua ricetta ti rispecchi. Il pane mi affascina da sempre ma l'ho avvicinato solo da poco e confesso che è stato subito amore. Certo in confronto al tuo il mio semplice pane alle olive che sta lievitando in cucina diventa viola sì, ma per la vergogna :-)
Comunque semplice o elaborato, che pane sia, e avanti senza timori!
Un abbraccio
Ciao Mary!
Io il pane con le carote lo faccio spesso e mi piace molto! Di solito però uso le carote arancioni! Qualche mese fa sul blog ho pubblicato proprio la versione con le noci! Buona!!!
Bellissima la versione viola! Peccato che raramente trovo quelle carote ;)
A presto!
Mary strepitoso! Io e i lievitati abbiamo un rapporto di amore-odio… fino alla lievitazione sono favolosi, poi non so… si vede che il mio forno non è di loro gradimento!
Bravissima sempre di più!
Un bacione e buon fine settimana!
Sai che a casa mia l'addetto al pane è mio marito? Devo mostrargli questa bella pagnotta… :-) un bacio buon we
Non ho una vera passione per i lievitati, ma quando impasto metto tutta me stessa. Questo pane è molto particolare. Mia nonna fa il pane con le patate e si mantiene buonissimo per giorni e giorni.
Ciao Mary, buon fine settimana.
Penso di essermi appena innamorata ♥.♥.
Sai, sono proprio io quella descritta al rigo numero 2! :D ma da quello che segue ho capito che forse tutto sta proprio nell'atteggiamento con cui ci si pone. Io sono una che pensa costantemente in negativo, che crede poco in quel che fai, e non mi ci sono ancora buttata proprio perchè lo farei con la convinzione che sbaglierei, e l'approccio finirebbe per compromettere il risultato davvero. Mi piacerebbe avere la sicurezza che hai tu! Perchè questo pane merita davvero. Non sono una fanatica del pane ma questo è davvero uno dei più belli che abbia mai visto e muoio dalla voglia di addentarne un pezzo.
Terrò la ricetta al calduccio finchè non arriverà il momento giusto :)
un bacione cara Mary
Cara Mary, sono rimasta a bocca aperta alla vista di questo capolavoro… eh si carissima è fantastico il colore e mollica e crosta sono perfetti… nonna Maria sarebbe orgogliosa della sua fantastica nipote :)) Apprezzo eccome Giuseppe "modello per un giorno"… siete fortissimi!!!
bacioni, buon fine settimana…
…e sei tanto coraggiosa a dire che il pane non si può sbagliare…. Sei bravissima! Mi piace il modello del mese, bravi tutti e due!! Complimenti per questa splendida pagnotta, brava brava brava! Un bascione!
Ce la farò questo fine settimana?!! Quante volte mi sono ripromessa di fare il tuo pane!!! -__-….ce la posso fare!!!!
Grazie di queste ricette almeno mi incentivi!!!!! :D
Beh, Mari. Sono semplicemente incantata. Un pane straordinario! Una meraviglia originale e gustosissima.
E le immagine sono magnifiche!
Grazie!!!
Un caro saluto e buon weekend!
MG
Immagino la faccia di mio marito se gli presentassi davanti un pane così! Io sono molto aperta e mi piace osare e provare accostamenti e sapori nuovi ma lui …. noiosooooo!!! Brava, bellissimo pane, molto insolito e originale. complimenti anche al tuo modello. Anche per me il pane è amore, è famiglia, è condivisione, non tanto nel farlo, visto che sono sempre sola quando impasto, quanto proprio nel dividere il pane a tavola. Spesso lo dò anche al mio babbo, alle mie sorelle … per me è proprio un gesto d'amore. Qui da me, dopo la giornata di sole di ieri, oggi mi sembra di aver sognato; è tornato il cielo grigio e pieno di pioggia. Buon week end anche a te, dolce amica mia.
ma ma ma…ma tu sei super davvero MAry!!!! mannaggia!!!! complimenti cara!
buon week end
Incredibile Mary tu hai le mani d' oro. E che bei ricordi ci hai raccontato, questi sono episodi che ci segnano e che contribuiscono a renderci quello che siamo. il pane io l' ho fatto sempre in un modo (quello di casa siciliano) ma da quando ti seguo vorrei cimentarmi in nuovi ingredienti come fai tu. Speriamo mi riesca bene come il tuo. Buon w.e. a te e al mitico Mr. Giuseppe!!
che pane meraviglioso.. ci hai trasmesso tanto amore in questo post, grazie :)
Non potrei essere + d'accordo con te..preparare il pane è un atto d'amore in tutti i sensi e giocare con la fantasia è quasi d'obbligo! La tua versione colorata e profumata mi fa impazzire, 6 eccezionale!
Buon we <3
la zia Consu
Bellissimo il tuo pane, appena l'ho visto mi son chiesta che ingrediente avessi usato.
Amo i pani colorati al naturale e solitamente uso la barbabietola, che adoro.
Qua da me le carote viola non si trovano facilmente, ma se dovessi trovarle sicuramente proverò a fare il tuo pane.
Poi con anice e noci come si fa a resistere?
Bravissima!
Ah, piccola nota…nella prima foto dopo la preparazione se guardi bene come si è aperto il pane sembra la sagoma di n cagnolino che corre :D
Buon weekend
Lou
quest'uomo sembra nato per fare il modello fornaio!!! ahah.. a casa mia non c'è mai stato il rito del pane, sarà per questo che non ne ho molta dimistichezza, però adorerei farlo, deve dare soddisfazioni immense sopratutto se ottieni ottimi risultati come i tuoi con impasti così "complicati" nel senso che sei bravissima a giocare con gli ingredienti!! ci metti una fantasia sempre eccelsa!! che dire.. bravissima!!!!! buon weekend tesoro un bacione
tesoro, quanto vorrei avere anch'io questa tua stessa sicurezza. ogni volta che mi trovo alle prese con un impasto sono assalita invece da mille dubbi e da mille timori, convinta sempre di aver sbagliato qualcosa!
con i ricordi della tua nonna hai fatto fare un tuffo nel passato anche a me, meraviglioso come meraviglioso è il colore del tuo pane. le carote viola sono ancora nei miei sogni. sperando di poterle trovare almeno una volta, ammiro la tua opera. un bacione grande, buon fine settimana
Davvero una meraviglia!
Bellissimo il rito del pane della tua infanzia e forse deriva proprio da lì la tua sicurezza… Io, dovendolo fare senza glutine, invece sono sempre timorosa… poi scopro di aver torto, ma non mi lancio facilmente!
Complimenti per le foto!
Buono sarà buono ma bello è dire poco!! Complimenti al modello Giuseppe, vogliamo l'autografo ;-D!!! Ah, questi mariti cosa fanno per ricambiare le delizie che la moglie gli prepara…!! A casa mia il pane non si è mai fatto in casa, le pizze si, invece. Mia madre cucinava volentieri ma con l'età è come se si fosse annoiata, prepara sempre le stesse cose. Adesso sono io la cuoca di famiglia e mi lancio, con tutta me stessa. Un bacione, tesoro, e felice fine settimana!! Da me pioverà :-/
ma che meraviglia questo pane, originale e particolare, complimenti davvero! baci e buon we
maddai dolcezza è troppo bello questo pane, che idea geniale le carote viola e l'acqua di cottura!!! A tavola deve essere una goduria per gli occhi! Evviva le nonne! E la primavera che arrivata per qualche ora anche qui ma già ripiove :( un bacio occhi belli, mony***
Che splendore di pane mi ero persa! E' bellissimo. Un colore magnifico, un interno magnifico, bravissima!! Ed è bellissimo leggere da dove nasce la tua passione…
Ciao! mamma che pane stranissimo e che colore particolare ha assunto! una preparazione ricercatissima ed originale, complimenti!
un bacione
Ma è bellissimo, davvero strepitosa questa pagnotta originale, particolare, anche a me piace impastare e credo sia difficile sbagliare, devo provare la tua, bravissima!!!!
Wow pane psichedelico!
Wow! Stupendo !!! Da ristorante chic! Anche io mi butto nella panificazione come se nn ci fosse un domani! Ma a volte prendo delle mega-cantonate. (come 2 domeniche fa… ma non rivelerò mai il pasticcio che ho fatto: top secret!!)
Un bacione :)
Amica! Sono tornata!! Mi piace proprio il fatto che da fuori sembri quasi un pane 'normale', mentre ad aprirlo ha un colore bellissimo!! Forte il modello per un giorno! Immagino quanto tu ti sia divertita a 'sporcarlo' di farina!!
Ma che bel post! E sopratutto che bel pane! Il motto "non abbiate paura di osare!" mi piace un sacco!!!!! Un bacione
mamma mia che spettacolo!!!è bellissimo anche da guardare!!!!!!!!!!!!!!!!!ti adoro Mary!!!!
buona giornata amica mia
Il rito del pane me lo ricordo anch'io! E il profumo che sentivo quando si impastava il pane non lo dimenticherò mai!
Prima o poi lo farò il pane, a me non spaventa l'impasto o la lievitazione, ma la cottura. Come si cuoce il pane nel forno di casa? Dovrò comprare una pentola adatta. Il tuo pane viola è pazzesco, ma le carote viola, io non le ho mai viste dalle mie parti.
Un abbraccio forte ♥
ciao Mary, adoro anche io i lievitati..poter immergere le mani nell'impasto, vederlo crescere..é un non so che di liberatorio e magico anche rilassante
questa tua ricetta é molto interessante!!
mi hai fatto venir voglia di provare una ricetta nuova di tipologia di pane
un abbraccio
Paola
bellissimo questo pane! Anche io adoro le carote viola, anche perchè è un forte colore naturale! Io ho preparato, l'anno scorso, la pasta viola ;) un abbraccio SILVIA
un capolavoro? uno spettacolo? si, una cosa strepitosa addaesse' questo pane tuo!
sai qual'è, Mary, l'ingrediente segreto per il pane?
l'amore. perchè ogni lievito ha bisogno di amore oltre che di farine, proteine e acqua, HA BISOGNO DI AMORE.
e tu gliene hai dato proprio tanto a questo capolavoro?
lo porti a Panissimo dalla Sandra di Dolce Forno?
mi dispiacerebbe non fosse nella nostra raccolta di febbraio….
un abbraccio fortissimo
Sandra
no vabbeh.. che pane Mary!! che pane.. dico!?? sono d'accordo con Sandra.. in ogni ricetta l'ingrediente segreto è ì'amore e la passione..
è l'ingrediente che rende perfetta ogni cosa, idea o progetto che portiamo a termine
le tue foto sono sempre più incredibili!
baci