Continuo a pensare che la primavera sia già arrivata…qualcosa nell’aria sta cambiando e la luce di questi giorni mi piace, mi trasmette carica e in alcuni momenti – soprattutto nel pomeriggio, quando mi capita di uscire in veranda e mettermi per 5 minuti con la faccia verso il sole tiepido – mi aiuta a scrollarmi di dosso un sottile strato di malinconia che mi ricopre, come fosse una pellicola.
Non so se sia proprio malinconia…ma a tratti mi sento giù. E’ come se ci fossero dei cali di tensione che fanno scattare l’interruttore del buonumore e condizionano i miei pensieri, il mio stato emotivo e il mio umore intero. Sono delle interruzioni di buonumore brevi ma intense. Piuttosto disturbanti, però.
Poi, sarà il destino beffardo, ma più mi sento così e più mi capita di dover fronteggiare discussioni/situazioni (il più delle volte sterili o dettate dalla voglia che certe persone hanno di usarti come pungiball per scaricarti addosso la loro rabbia o non so cos’altro), che contribuiscono enormemente ad alimentare stati d’animo altalenanti, di quelli che nel momento di picco massimo di rottura di scatole, mi porterebbero anche a prendere decisioni definitive su due piedi, senza un minimo di riflessione a monte. E ce ne sono stati momenti così in questi ultimi giorni.
Poi, penso che davvero gli anni, le esperienze e la vita in genere, mi abbiano mitigata parecchio…e certi colpi di testa, assai simili a crisi isteriche, non mi appartengono più, o quasi. Diciamo che ho imparato a contare. Non è stato facile, ma ci sono riuscita. Ma in alcuni momenti, solo io so quanto sia faticoso mantenere il controllo. Che poi, mantenere il controllo, il più delle volte significa tenersi il fuoco dentro…e lì bisogna essere bravi a non lasciarsi bruciare vivi.
Comunque, spero di scendere presto da questo ascensore e di fermarmi per un po’ su un piano, magari attico e preferibilmente quello del buonumore. L’importante è che questi cali di tensione cessino, altrimenti mi toccherà fare un reclamo al distributore di energia! :)
La ricetta che vi propongo oggi, per certi versi, appartiene alla mia infanzia. Fa parte dei miei ricordi. Infatti le pere al vino rosso le preparavano spessissimo sia mia mamma che il mio papà. Ricordo che la prima volta le ho assaggiate con una certa riluttanza, ma poi ci è voluto un attimo per innamorami del loro sapore, e soprattutto di quello sciroppo color rubino, dolce e profumato. Un nettare denso e corposo a cui è impossibile resistere.
Ora scappo, è tardi. Vi auguro un buon weekend, ci rivediamo presto tra queste pagine :)
Niente…(Fra, questa canzone proprio non mi molla…)

- 600 ml di vino rosso ( Io ho usato un Troia delle cantine Diomede)
- 500 ml di acqua
- 300 g di zucchero
- 3 frutti di anice stellato
- 3 chiodi di garofano
- 1 stecca di cannella
- una fetta di zenzero
- la scorza di mezzo limone non trattato
- la scorza di mezza arancia non trattata
- 4 pere
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Mettete tutti gli ingredienti ( eccetto le pere) in una pentola sufficientemente capiente da accogliere liquido e pere.
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Ponetela su fiamma medio-bassa e portate a bollore.
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Pelate le pere, eliminate il torsolo con il leva torsoli, pareggiate la base tagliando via l'eccesso con un coltello affinché si reggano in piedi e aggiungete allo sciroppo quando bolle.
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Coprite la pentola, ma non completamente e fate cuocere per circa un'ora e 15 minuti, o fino a quando le pere non saranno diventate morbide.
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Togliete le pere dal liquido di cottura, trasferitele in un piatto e fate ridurre ancora un po' lo sciroppo.
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Servite le pere tiepide, irrorate dal loro sciroppo.
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A piacere completate con cioccolato fondente grattugiato al momento o con altra salsa a piacere, tipo una salsa inglese, crema pasticciera, crema al mascarpone o del gelato alla crema o vaniglia.
21 Comments
Mi parli di interruttore e mi metti ‘sta canzone… hmmmm, allegria! Ahahah! :D (lo so, non molla… ma entro in sciopero, sentila tu per me!)
Continuo a guardare le foto… c’è il bianco, nella prima, ma insieme al nero… poi torna e prevale il nero… ma c’è quel viola che irrompe, lo stesso delle barbabietole, se ci fai caso… e poi c’è la mia (tua) coppetta preferita, ci sono le spezie, ci sono le tue parole di cui conosco ogni virgola e un pensiero si rafforza: l’unica arma che abbiamo in mano, a volte, è il lasciar andare… perdere per vincere, questa frase continua a scavarmi dentro… come vorrei scavare le tue pere, perchè così mi piace mangiarle: partendo dai bordi e andando progressivamente sempre più vicino al cuore…
Direi che quell’alternanza di bianco e nero sintetizza un po’ il mio umore…ogni mia fotografia è la rappresentazione di ciò che ho dentro, quasi come se ogni singolo scatto fosse lo specchio della mia anima.
“Perdere per vincere”…o perdere e basta :)
Eh si che la primavera stà arrivando, lo sento nell’aria, lo sento quando esco in giardino è ne aspiro il profumo, lo vedo nell’allegria di Romeo e Cody quando giocano con i raggi del sole… Ma il cambio di stagione porta sempre un po di scombussolamento o almeno a me fa questo effetto…
Le tue foto sono sempre meravigliose ma queste non so mi hanno catturato e portato in un mondo lontanto…. Sono pura poesia…. E’ una ricetta che molti di noi penso abbiano nella loro tradizione, anche da me si preparavano nelle serate fredde d’inverno, quando il mio papà tornava dal lavoro e il buio e il freddo gli intorpidivano tutto… Ma una razione di queste faceva resuscitare la sua allegria…. Splendido post, ti abbraccio e ti auguro che questo w.e. tu possa respirare allegria e aria allegra di primavera :-) Un bacione
Sì…magari è quello. Magari è il cambio stagione o un po’ di stati di insofferenza vari che si sommano…E’ vero, queste pere trasmettono serenità anche mentre cuociono, perché il profumo che si propaga nell’aria ha qualcosa di magico e in effetti, quello sciroppo, potrebbe essere una pozione magica :) Un abbraccio e grazie :*
io stò dando la colpa agli anni non so, sono molto insofferente e vedo tutto attorno a me che non gira come dovrebbe, le persone sempre peggio… bah! Spero arrivi questa primavera per risvegliarmi un po’ ma soprattutto spero passi presto questo mese così me ne vado in ferie :-D Io non ho mai fatto le pere così ma hanno un aspetto invitantissimo e le foto sono bellissime!!
Eh…non mi far pensare dove te ne andrai a marzo…ahahahah! Invidia :D
Le pere così sono troppo buone, e quello sciroppo è quasi una droga :) Un bacio e grazie Tizy :)
Interessante ricetta, ma soprattutto interessante riflessione. Io non esco mai al sole, e il mio umore è come quello che descrivi. A quanto pare bisogna uscire al sole e fare il carico di vitamina D, noto antidepressivo. Una passeggiata all’aria aperta mi ricarica, rientrata in casa il malumore non è passato del tutto, è solo un po’ mitigato, ma anche questo aiuta a non ammazzare nessuno con il semplice sguardo (giusto per non sporcarmi le mani con i farabutti). E poi rischiano di passarci pure gli innocenti, chi c’è c’è.
L’importante è essere consapevoli di tutto. Rompe un po’ quest’altalena, ma il va e vieni alla lunga è pure divertente (quanto durerà stavolta lo slancio?, mi chi chiedo curiosa). O forse sono io che sono proprio andata del tutto ahahaha
Buon fine settimana di soleeee!
A volte rompe, sì. Ma sai cosa? Penso che faccia parte del nostro modo di essere. Il fatto è che non ci si abitua mai. Alcune volte accetto di buongrado questo mio essere così, altre no, perché magari dentro sento il desiderio di leggerezza…di ridere. Ma se lo slancio manca, che ci si può fare? Mah…un abbraccio Elle e grazie :)
( provale queste pere…credimi, sono buonissime e lo sciroppo puoi raccoglierlo in una bottiglia di vetro e conservarlo in frigo. Puoi usarlo sulle torte, sul gelato o su quel che ti piace)
Posso dire una cosa? ma quanto è bella quella ciotola!!!! amore a prima vista.
Tranquilla è il cambiamento di stagione, almeno spero che lo sia ;-) intanto che aspettiamo che arrivi la primavera io mi gusterei volentieri un paio di queste pere. Io le adoro e poi quando ho visto quella grattatina di cioccolato sopra mi sono venuti gli occhi a cuoricino?!??? ma perchè io non ci ho mai pensato?
Quelle ciotole fanno venire gli occhi a cuoricino a più di una persona :) Ne ho due, una con prevalenza di toni sul bianco ( che è questa) e l’altra sul nero. pensa che ho preso anche due tazze :) Sì, la grattatina di cioccolato ci sta proprio bene, soprattutto quando le pere sono ancora tiepido-calde…si scioglie tutto ed è una vera bontà :) Un abbraccio e buon weekend….e speriamo che arrivi presto questa primavera :)
Vero vero… Concordo sia sulla ciotola che sul cioccolato ????
;)
Che belle queste foto Mary!!! E che belle le tue pere….(ops). Mi piace sempre l’aria e l’atmosfera che si respira qui da te, stagioni a parte, sarei pronta a sedermi e gustarne un po’ insieme …????
Grazie di cuore Debora :) Effettivamente le mie pere esercitano una certa attrattiva! ahahahah! Dolcezza chissà…magari ci ricapiterà di incontrarci e di scambiare due chiacchiere fitte fitte, magari gustando una bella pera al vino rosso :) Un abbraccio :*
Bella gioia a volte è proprio la primavera che porta un pò di saudade.. ci si aspetterebbe un momento scoppiettante di rinascita e invece no… Ma poi passa.
Le pere al vino rosso le ho viste l’altro giorno, ma solo ora trovo la calma per passare a raccontarti quanto sono belle… Momento fashion: lo smalto pure mi è piaciuto tanto!!!
PS: Forse è un problema mio, ma ho visto che la foto nella ricetta non si vede (ripeto, forse è un problema del mio browser, ma verifica in caso non si fosse caricata bene)
un bascione moracciò e buona settimana
Grazie Patty, penso di aver avuto qualche problema con questo post, tant’è vero che era pubblicato a metà. Con la foto non riesco a risolvere. Ho visto anche io che non appare, però sai che non ho idea del perché? Mah…ora provo a ricaricare la foto. Un bacio grande :*
Ho sistemato :)
Io ho una buona memoria e sono certa che se vai a leggere i tuoi articoli di un anno fa, ma anche di due e di tre, trovi le stesse sensazioni, lo stesso umore altalenante. Tu sei fatta così, con il cambio di stagione, diventi irrequieta, hai bisogno di luce, di aria tiepida, di poter tenere le finestre aperte, di ossigenarti i pensieri … dimmi se non ci ho beccato? le pere fatte così sono anche un mio ricordo d’infanzia e ricordo la nonna che sembrava una fattucchiera, assaggiava e aggiungeva cannella o noce moscata o quello che gli sembrava giusto al momento. Grazie tesoro, buon inizio di settimana e un bacione
Sì Terry, ciclicamente accade, è vero. Però in questo periodo sono capitate un paio di cose che mi hanno lasciata molto male e che sicuramente hanno contribuito ad intensificare questi stati d’animo. Un abbraccio e grazie :*
Non è uscito il mio commento :(
Ci riprovo, più o meno: pere, vino rosso e cioccolato fondente sono tra i miei “cibi” preferiti, anche se insieme non credo diaverli mai assaggiati.
Provali Alli…ti sorprenderanno ;)
( eri finito nello spam…mah! )