Cioccolato

Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d’arachidi e latte condensato

9 Dicembre 2019
Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato

Ormai ci siamo quasi, Natale è alle porte e con lui, anche la fine di quest’anno.

Ci sono lucine ovunque, il Christmas Mood è nell’aria e io, al 9 di dicembre, ho già fatto fuori un pandoro, o quasi. Cosa alquanto insolita, a dire il vero. Infatti, normalmente, mi trascino rimasugli di pandoro e panettone per mesi.

Comunque, stiamo per infilare i piedi nel 2020 e pensarlo, mi fa un certo effetto. Sembra un numero futuristico e invece, è qui. È tutto presente, anche se è un presente che non tanto mi piace, visto il gravissimo livello di involuzione culturale a cui stiamo assistendo. E ho come la sensazione che sarà sempre peggio.

Questa è l’era del mordi e fuggi, della superficialità e delle opinioni espresse facendo proprio il “sentito dire” dagli altri; è l’era in cui a essere premiata, non è quasi mai l’abilità, l’intelligenza o la capacità, ma i NUMERI, perché sono quelli a dettare le regole: numero di follower e di like. Poco importa se sono comprati, barattati o falsati da regole di funzionamento “ad minchiam” (e scusate il francesismo) di certi social, e me ne viene in mente uno su tutti: Instagram.

Questa è la società che spesso e volentieri premia i furbi, gli arroganti e gli ignoranti. Gli onesti soccombono e i disonesti gongolano e campano sulle spalle degli altri.

Trucchetti, magie, pressappochismo e il desiderio di incantare il prossimo, prendendosi meriti altrui. È un po’ come se io, ad esempio, andassi a comprare pane e biscotti dal panettiere, li fotografassi, ci appiccicassi sotto una ricetta della tradizione scopiazzata altrove, spacciandola, magari, per quella di nonna Abelarda e mi godessi gli applausi per la “perfezione” del risultato ottenuto. Ecco, per me questa è pura fantascienza, ma purtroppo, c’è chi lo fa, in tutti gli ambiti. 

Questo accade anche (e soprattutto) perché viviamo nell’era della massificazione. Non si pensa più con la propria testa. La creatività è ai minimi termini, perché non la nutriamo più e i cervelli sono persi dentro lo schermo di un computer o di un cellulare. Le persone che leggono (anche per svago), che si documentano o che cercano di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze in tutti gli ambiti (letterario, musicale, cinematografico, politico o culturale in genere), sono sempre meno. Come quelle che approfondiscono una notizia e cercano di formarsi un’idea che sia propria. O quelle che si comprano un certo capo d’abbigliamento per gusto personale e non solo perché l’hanno visto indossato da questo o da quello.

È tutto massificato, a cominciare dal pensiero; è tutto fast, e questa cosa, per una persona come me, che vive e pensa esattamente all’opposto, è difficile da tollerare e in un certo senso vivo sentendomi disadattata.

Il risultato è che mi sto chiudendo molto agli altri (tranne rare eccezioni) e lo sento, me ne rendo conto e forse, è anche giusto così. In fin dei conti, è giusto che ciascuno di noi viva per com’è e per come si sente meglio. 

Morirò sola, acida e affetta da misantropia cronica.

Il fatto è che il mondo è pieno di bellezza e sembra non accorgersene quasi nessuno: i colori di un tramonto, la delicatezza di una poesia, l’intensità di un film, il piacere della scoperta, dell’accoglienza e dell’integrazione, anche verso culture differenti dalla nostra. Il gusto che si prova nell’imparare cose nuove, nell’investire su sé stessi, sulla propria conoscenza, emotività e umanità. 

Io amo la vita… e voglio godere di tutto. Voglio imparare più che posso e continuare a migliorarmi come essere umano. Voglio prendere e voglio dare. Voglio continuare a percorrere la mia strada, fregandomene se è poco convenzionale o fuori dal tempo. Ma almeno, sono certa che è la mia: certe volte dritta, altre piena di curve, in salita o discesa, ma è la mia. È il frutto di ciò che sono, di ciò che penso e di ciò che continuo ad imparare, ancora e ancora.

Che sia chiaro, non mi sento superiore a nessuno e faccio mie le parole di Antoine de Saint-Exupéry “Colui che differisce da me, lungi dal danneggiarmi mi arricchisce… La nostra unità è costituita da qualcosa di superiore a noi stessi – l’Uomo.“.

Solo che, com’è giusto che sia, ognuno di noi, in funzione di com’è fatto, sceglie cosa prendere e soprattutto tenere, dell’altro. 

E dopo questo pippone, ci terrei a dirvi che oggi, in realtà, avrei voluto parlarvi del Natale, dei miei programmi e del fatto che non bisogna avere paura di vivere e di essere felici… ma magari, lo farò nel prossimo post ;)

Intanto, però, vi lascio la ricetta di questi Bon Bon super goduriosi. Profumati, scioglievoli e peccaminosi. Una bella idea da regalare o da offrire ai vostri ospiti. Coccolano e sono perfetti per accompagnare un buon caffè, un cicchetto di rum o semplicemente per soddisfare la vostra voglia di cioccolato. Ne ho preparati di diversi gusti, ma i miei preferiti, in assoluto, sono quelli al sale… provateli e fatemi sapere ;)

Per il momento è tutto, vi saluto, vi auguro una buona settima e vi do appuntamento al prossimo post!

M. 

Disorder…

Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato
Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato
Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato
Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato
Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato
Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d’arachidi e latte condensato

Per circa 32 bon bon

Piatto: Cioccolatini
Cucina: Italiana
Keyword: Bon Bon, Burro d’arachidi, Christmas, Cioccolato fondente, Granella, Natale
Autore: Mary Pellegrino
Ingredienti
  • Per l'impasto dei biscotti
  • 120 gr di farina 00
  • 120 gr di cacao amaro
  • 110 gr di zucchero
  • 100 gr di cioccolato fondente
  • 100 gr di burro leggermente salato
  • 30 gr di granella di nocciole tostate
  • 3 uova piccole
  • 1 +1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  • Per formare i biscotti
  • 100 gr di latte condensato
  • 50 gr di burro d'arachidi
  • 50 gr di crema spalmabile al cioccolato (quella che preferite)
  • Per la decorazione finale
  • 230 gr di cioccolato fondente fuso
  • 2 cucchiaini di olio evo
  • mix a piacere tra nocciole, noci, pistacchi, sale, pepe rosa, frutti rossi disidratati o qualunque altra cosa vi suggerisca la vostra fantasia
Istruzioni
  1. Accendete il forno a 180°. Fate sciogliere a bagnomaria burro e cioccolato a pezzetti, girando spesso. Fate raffreddare, trasferite nel cestello della planetaria montata con le fruste, aggiungete lo zucchero e le uova e montate bene. Aggiungete farina, cacao e lievito setacciati e mescolate bene, incorporate la granella di nocciole e spegnete. Rivestite il fondo di uno stampo (da 23 cm di diametro) con carta forno e imburrate le pareti. Trasferiteci dentro il composto al cioccolato e livellatelo aiutandovi con il dorso di un cucchiaio precedentemente unto con un filo d'olio d'oliva. Infornate e fate cuocere per circa 20 minuti. Il dolce, dovrà risultare asciutto, ma non secco. Fate la prova con lo stuzzicadenti. Sfornate e lasciate raffreddare.

  2. Pesate 350 gr della torta ottenuta (più o meno la metà) e sbriciolatela completamente. Aggiungete il latte condensato, il burro d'arachidi e la crema di cioccolato. Mettete dei guanti di lattice e amalgamate tutto bene, fino ad ottenere un composto compatto. Trasferite in frigo per una ventina di minuti. Prendete un po' d'impasto e formate delle palline (le mie avevano all'incirca la grandezza di una noce), e adagiatele su un piano di lavoro rivestito con carta forno.

  3. Quando il cioccolato fuso è ancora caldo, aggiungete l'olio evo e mescolate bene. Tuffateci dentro le palline, poche per volta, tiratele su e lasciate colare l'eccesso di cioccolato. Adagiatele nuovamente sul piano di lavoro rivestito di carta forno. Abbiate la cura di decorare la superficie del bon bon nell'immediato, onde evitare che il cioccolato si secchi. A questo punto lasciateli asciugare. Potete decidere se lasciarli a temperatura ambiente o se trasferirli in frigo, per velocizzare.

Note

– Il dolce che avanza è buonissimo e si conserva soffice per diversi giorni. Io l’ho tagliato a cubetti e tenuto in un contenitore a chiusura ermetica. Naturalmente, potete anche valutare di utilizzarlo tutto per preparare un numero maggiore di bon bon. Vi basterà aumentare in proporzione tutti gli altri ingredienti.

– I bon bon si conservano per diversi giorni in frigo. Sarà sufficiente tirarli fuori una mezz’ora prima di mangiarli. 

– Per i mei bon bon ho utilizzato: noci tritate, fiocchi di sale (nero e bianco), pistacchi, nocciole, pepe rosa e frutti rossi disidratati. Se vi piace, potete aggiungere nell’impasto scorza d’arancia grattugiata o cannella.

Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato
Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato
Bon Bon granellati, al cioccolato fondente e olio evo, con burro d'arachidi e latte condensato
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8 Comments

  • Reply L' Alligatore 10 Dicembre 2019 at 0:41

    Complimenti per questi dolcetti, veramente goduriosi. Che spazzino via il peggio di questa pessima epoca, e che ci portino in un 2020 veramente godurioso e libero. Vero che questa data è futuristica come poche, vero però che ultimamente si va indietro invece che avanti. Cerchiamo di invertire la rotta!

    • Reply m4ry 16 Dicembre 2019 at 11:37

      Concordo Alli… siamo in piena involuzione, purtroppo. Teniamo duro. Un abbraccio e a presto!

  • Reply ipasticciditerry 11 Dicembre 2019 at 9:20

    Io sono arrivata a un livello di mal-sopportazione che non avevo mai raggiunto. Capita che mio marito (appassionato di tv) stia guardando tg o programmi vari di intrattenimento politico e non solo e vedere certi personaggi mi fa letteralmente andare in fumo il cervello. Mi verrebbe voglia di spaccare il televisore, mi credi? Sempre le stesse parole inutili, ripetute ovunque, per poi fare sempre le stesse cose. Chiunque arriva ripete gli stessi errori di chi li ha preceduti, mandando questo nostro bel paese a catafascio. E una tristezza infinita mi viene a guardare il degrado delle nostre strade, dei nostri paesi, della gente! Della gente … perchè ormai siamo tutti di una bruttezza d’animo che porta solo sconforto. Come si fa a migliorare questa nostra vita? Non lo so, io davvero non lo so. Fortuna che sono periodi; ci sono periodi in cui spaccherei tutto e altri che mi riempio gli occhi e il cuore di tutta la bellezza che mi circonda. Vado a fasi alterne; ci sono giorni che vedo solo le brutture e giorni che vedo solo le bellezze … Come questi golosi bon bon che, ora che ho letto la ricetta, sono da provare e godere piano piano. Buona giornata Mary, un bacione

    • Reply m4ry 16 Dicembre 2019 at 11:39

      Sì Terry… il mood “odio tutti”, mi domina spesso, ultimamente e mi chiudo, seleziono… però, cerco di tenere sempre occhi e cuore aperti, è l’unico modo per sopravvivere. Ti abbraccio <3

  • Reply Tatiana 11 Dicembre 2019 at 13:06

    Ecco, proprio oggi stavo scrivendo due righe su un lavoretto homemade da regalare a Natale e mi è uscito un pippone di insoddisfazione in merito alla superficialità pari al tuo: io ripensavo ai solito Natali sprecati ad accontentare tutti perdendo, purtroppo coscientemente, di vista lo spirito del periodo, ma di fatto il concetto era lo stesso, ossia una triste riflessione sulla società in cui viviamo e sul suo “nulla”. Ho letto ogni tua riga e l’ho sentita mia, hai ragione in toto, in compenso mi sa che non sarai la sola misantropa a morire in solitudine :)
    Un caro saluto e… posso? Un applauso. E non solo per la golosità che hai proposto, ovviamente.

    • Reply m4ry 16 Dicembre 2019 at 11:41

      Grazie Tatiana, fortunatamente, c’è ancora chi mantiene lucidità e si rende conto del degrado che ci circonda. Credo che sia fondamentale tenere gli occhi aperti e sottolineare l’involuzione, perché in questo modo, possiamo andare controcorrente e continuare a far valere le cose in crediamo. Con la gentilezza, il rispetto e la tolleranza, combatteremo tutti questi trogloditi, vedrai. Un caro abbraccio :*

  • Reply zia Consu 15 Dicembre 2019 at 12:03

    Purtroppo sto provando sulla mia pelle esattamente quello che hai detto! Mi faccio in quattro per cercare di realizzarmi ma sembra che ormai il duro lavoro, lo studio e la professionalità non contino più niente! Vanno avanti solo gli arroganti, quelli che sanno farsi sentire solo perchè alzano la voce e sanno “vendersi”. Mi rendo conto che col mio carattere e i miei principi andrò poco avanti…ma almeno lo farò con trasparenza e lealtà!
    Detto questo e con il morale un po’ a terra, penso che un po’ di dolcetti potrebbero solo farmi bene..soprattutto questi così golosi!!!
    Un forte abbraccio tesoro e che il Natale quest’anno sia esattamente come lo desideri tu <3

    • Reply m4ry 16 Dicembre 2019 at 11:47

      Consu cara… la furbizia, ormai, dilaga. E sai quali sono i furbetti peggiori? Quelli travestiti da agnelli, perché quelli, sono i più difficili da stanare. Pare dicano a tutto il mondo “peace and love” e invece, mentre lo fanno, fottono tutti. Noi, andremo avanti per come siamo fatte. Ci sarà sempre chi apprezzerà il nostro modo di fare, pacato e rispettoso. Sono sempre più insofferente e le mie antennine, ormai, riescono a stanare subito le persone false. Quelle che si mostrano in un modo e invece… Ti abbraccio forte e teniamo duro <3

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