In a manner of speaking…
(lasciatela partire, magari. Io l’adoro.)
Erano giorni che pensavo a cosa avrei preparato sabato…avevo in mente un paio di cosine buone, e in effetti, avevo anche fatto la spesa. A dominarmi, almeno nelle intenzioni, una gran voglia di mettermi ai fornelli e poi di dedicarmi con calma a tutto il resto.
Venerdì sera, quando sono andata a letto (tardi, molto tardi), mi stavo ripassando mentalmente il programma per l’indomani e mi sono anche scritta su un fogliettino altre due/tre cose da comprare, tant’è che Giuseppe si era già reso disponibile a uscire al posto mio. “Con la moto faccio in un attimo”, mi aveva detto.
Poi è arrivato sabato…e io mi sono svegliata che erano quasi le 10. Quando ho aperto gli occhi, il mio primo istinto è stato quello di gridare al miracolo! “Quasi le 10? Io? Ma proprio io ho dormito fino a quest’ora????”.
Così, tutto il resto, mi è sembrato quasi una danza lenta, in slow motion. Ho fatto colazione piano, ho coccolato i miei pensieri piano e ho cercato, altrettanto piano, lo devo ammettere, di trovare gli stimoli giusti per dedicarmi a tutto ciò che avevo programmato fino alla sera prima. Ma no, zero voglia.
Così, ho lasciato andare…mi sono fatta una bella doccia rilassante, mi sono spalmata addosso chili di crema manco fossi un bignè, ho letto un po’, mi sono guardata un film che mi ha commossa fino alle lacrime, Camp X Ray e ho mangiato un’insalatona sul pavimento immaginando che il mio parquet fosse un manto d’erba fresco e profumato.
Imparare a lasciar andare non è stato facile, ma ora comincio a prenderci gusto. E’ tutta questione di allenamento, c’è poco da fare. E non parlo solo dei programmi “stupidi” come questo. Parlo proprio in generale. E’ che arriva quel momento esatto in cui ci si sente davvero saturi, pieni fino all’orlo e allora diventa quasi necessario lasciar andare, è questione di sopravvivenza fisica, ma soprattutto emotiva.
Ci si sente pieni di tutto, spesso anche di cose inutili e il più delle volte, sono proprio quelle a fare un volume esagerato. In quel “cose” metteteci pensieri, persone, aspettative (che il più delle volte riguardano gli altri) e tanto altro. E’ che voler mantenere degli standard qualitativi elevati, come essere umano intendo, costa fatica. E la fatica, non è roba da tutti. Così, quelli che ci provano davvero, perché il più delle volte sono dotati di troppa tanta empatia (che più che una dote mi pare un mix tra una maledizione e una condanna), se non si preservano adeguatamente, rischiano di soccombere.
Perché si sa, l’empatico è particolarmente esposto, c’è poco da fare. L’empatico sente tutte le cose sulla pelle, come se gli appartenessero. L’empatico è dotato di una sensibilità esagerata e “adescarlo” è facile. I vampiri, che fiutano l’odore del suo sangue a distanza, sanno quali tasti toccare, gli si buttano addosso e succhiano senza ritegno e poi, quando si sentono sazi, via….si allontanano senza nemmeno guardarsi indietro. Belli, contenti e soddisfatti. E pure ben nutriti, direi.
Quindi io sono felicissima di aver nutrito un’ampia schiera di vampiri, ma ora, come si dice, mi sarei anche rotta un po’ le palle e fortunatamente la stanchezza, a volte, anziché offuscare e anestetizzare, risveglia la capacità di intendere e di volere. Insomma, se nel momento in cui Dio distribuiva tutto ciò che serve per essere scaltri nella vita, io ero a fare la fila per i biscotti, il cioccolato e dosi massicce di sensibilità, in qualche modo devo rimediare…mica posso rimanere “fallata” a vita! :)
Così, approcciandomi con occhi rinnovati a questa nuova fase della vita, più leggera si spera, ecco che ieri, tra una nuotata, una chiacchierata e una bella mangiata, ho scattato qualche foto che mi fa piacere lasciare qui.
Stamattina, intanto, prima di venire in ufficio ho impastato una bella frolla…è che mi è venuta voglia di preparare un bel dolce e non vedo l’ora che arrivi stasera per poterlo fare. Magari, nei prossimi giorni vi posto la ricetta.
Intanto oggi è lunedì, per me è l’ultima settimana di lavoro e sono impaziente di poter godere, finalmente, della mia libertà!
Buon inizio settimana :)
La delicatezza delle rose…che io non amo particolarmente, ma trovo che siano molto fotogeniche :)
L’uva è ancora acerba…
Questo fiore mi affascina, ha un qualcosa di “preistorico”
L’acqua che esce da questi idranti è freschissima…
Ho raccolto questi frutti con le mie manine sante :)
6 Comments
Resoconto impeccabile di un progresso. È difficile farlo, ma è proprio così che si fa, sei un esempio per tutti gli empatici.
Io ora stacco la spina sin troppo spesso ahahah. Il lunedì è il mio giorno ;-)
E immagino una frolla buonissima come quelle che fai tu! Buona settimana, dai che è quasi finita, oggi è già martedì!
Guarda Elle a volte ho delle regressioni, perché dall’empatia mica di guarisce…però cerco di difendermi, perlomeno quando mi rendo conto che davvero l’equilibrio nei rapporti viene a mancare. Io sono capace di dare ad oltranza ma poi arriva un momento che mi sento stupida e che quantomeno un “grattino sulla testa” mi piacerebbe riceverlo, ecco. Ma vabbè…( domani ultimo giorno di lavoro…)
Io sono felicissima di sentirti così consapevole. Hai detto tutte cose che condivido e che ormai ho messo in pratica, da molto tempo. Ci si sente meglio, più leggeri. I vampiri, come li definisci tu, sono ovunque, in qualsiasi ambito: dalla famiglia al lavoro, dagli amici ai conoscenti. L’importante è saperli riconoscere e tenerli a giusta distanza. Mary hai fatto delle foto fantastiche, io non so come fai … Ti abbraccio stretta stretta e rimango in attesa del tuo dolce con la frolla. ♥ Buona ultima settimana di lavoro.
Sono consapevole sì, ma questo non significa che io non vacilli o che a tratti non mi venga difficile…ma insomma, bisogna imparare a pensare un po’ di più a noi e soprattutto smetterla di pensare a chi sa solo prendere…
Un abbraccio amica <3
Mi ritrovo in tutto quello che dici…….. strano!!! ……. ma nonostante condivido in pieno il tuo pensiero….non riesco a cambiare.
Ci provo……. ma sto più male a dire no agli altri….. quindi continuo a saltare da emozioni positive a quelle negative…. ma quando ci sono quelle positive …….mi fanno un pieno di energia all’anima incredibile!!!!….e con te sono in debito di diversi pieni.
Buone vacanze dolce Mary
Cara Tina, come scrivevo qui su non è facile cambiare e stravolgere la nostra natura, ma ultimamente mi ritrovo a ripetere spesso una frase : “Buona sì, ma fessa no”. Faccio fatica anche io a limitarmi a stare nel recinto ma alla fine un po’ di sano egoismo serve. Soprattutto serve volerci bene, almeno un po’. Grazie per questo commento, davvero…<3
Sono vicina alle mie ferie, finalmente. Ne sento un bisogno incredibile. Sono stanca, in tutti i sensi. Ti abbraccio forte, sfidando questo caldo asfissiante! :)